La festa di bentornato nel paese di padre Maccalli
Antonella Palermo – Città del Vaticano
Madignano, paese d'origine in provincia Cremona del padre Luigi Maccalli, ha riservato ieri una calorosa festa di bentornato, sebbene nel rispetto delle norme anti-Covid, al missionario liberato in Mali giovedì scorso. "Vi ringrazio tutti per il sostegno della preghiera - ha detto il religioso, dal volto più sereno, - “Non ho mai dubitato di poter tornare”.
La commozione e l'elogio del lavoro diplomatico italiano
A mezzogiorno in punto, centinaia di madignanesi hanno sfidato pioggia e freddo già invernale per salutarlo. Dopo la Messa in oratorio, tutti in attesa nella via centrale del paese: lì, a bordo di un'auto, padre Maccalli ha sfilato tra la sua gente, incontrando applausi e occhi lucidi. E' tornato ai giorni della prigionia, ai mesi in cui i jihadisti lo hanno tenuto nascosto in luoghi isolati e dispersi in mezzo al deserto del Mali: "Ho avuto la certezza di avercela fatta solo quando ho visto il campanile del mio paese", racconta. Padre Gigi ha elogiato il profilo basso mantenuto dai diplomatici italiani, ritenendo sia stato decisivo per il buon esito della sua causa: "L'Italia ha lavorato bene".
Mali, uccisa una missionaria svizzera
A Timbuctù, una missionaria di Basilea, la 59enne Béatrice Stockly, sarebbe stata uccisa - era stata rapita una prima volta nel 2012, per la seconda volta all'inizio del 2016. I responsabili sarebbero membri dell'organizzazione terroristica Jama'at Nasr al-Islam wal Muslim (“Fronte di sostegno all'Islam ed i musulmani”), ma le circostanze esatte dell'assassinio non sono ancora chiare. Sarebbe accaduto circa un mese fa, ma la notizia è stata diffusa venerdì sera dal Dipartimento federale degli affari esteri in Svizzera. Berna intende ora fare tutto il possibile per accertare i dettagli dell'uccisione e ottenere le spoglie dell'ostaggio.
La visita a Bamako del Presidente della Cédéao
Il capo di stato ghanese Nana Akufo-Addo, presidente della Unione degli Stati dell'Africa occidentale, ha detto ieri in visita nella capitale maliana Bamako, di avere buone speranze che le autorità di transizione rispettino i loro impegni. Cinque giorni fa la cancellazione delle sanzioni imposte al Paese il 20 agosto scorso, compreso un embargo commerciale e finanziario. Akufo-Addo ha esortato a definire il calendario del processo elettorale per arrivare alle elezioni presidenziali e parlamentari entro il periodo di tempo fissato. Accompagnato in particolare dall'ex presidente nigeriano Goodluck Jonathan, mediatore in questa crisi, e dal presidente della Commissione Cédéao, Jean-Claude Kassi Brou, ha incontrato il presidente Bah Ndaw, colonnello in pensione, e il vice presidente, colonnello Assimi Goïta. I colonnelli che hanno rovesciato M. Keïta si sono impegnati a consegnare il potere a dirigenti civili eletti al termine di un periodo di transizione della durata massima di diciotto mesi.
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