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Studenti all'ingresso di scuola Studenti all'ingresso di scuola 

Scuola: orari scaglionati per salvare la didattica in presenza

Il nuovo Decreto del governo italiano per far fronte alla pandemia introduce una serie di possibilità da attuare in casi eccezionali. Dalla rimodulazione degli ingressi delle scuole, alla didattica digitale integrata, fino al possibile utilizzo di turni pomeridiani. Kaladich (Paritarie cattoliche): si usi la didattica mista ma non si chiudano le scuole

Marco Guerra – Città del Vaticano

Con il Dpcm approvato 18 ottobre viene richiesto un ulteriore sforzo organizzativo alla scuole italiane per adeguarsi alle esigenze di contenimento della pandemia di Covid 19. Alla base delle nuove indicazioni c’è la necessità e la volontà di salvaguardare in ogni modo la didattica in presenza, che garantisce istruzione, inclusione e socialità a tutti i ragazzi, soprattutto a quegli alunni appartenenti alle famiglie più numerose e meno abbienti, in cui l’uso delle connessioni e dei dispositivi digitali non può essere garantito a tutti i componenti.

Didattica in presenza fino alle Medie

In pratica per le Scuola dell'Infanzia e il Primo ciclo di istruzione, ovvero la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, si conferma che le attività didattiche si svolgono in presenza, nella riconosciuta priorità di garantirne l’ordinato svolgimento in presenza dell’attività educativa e didattica, al fine di rispondere a precise motivazioni didattiche e a una esigenza sociale complessiva”.

Orari rimodulati per le Superiori

Le scuole secondarie potranno invece rimodulare gli orari di ingresso e uscita, solo ed esclusivamente “previa comunicazione al Ministero dell’istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferite agli specifici contesti territoriali”. Le istituzioni scolastiche saranno chiamate ad adottare ulteriori forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica – si legge ancora nel dpcm - incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9.00.

Prescrizioni per casi eccezionali

Dunque ciò che è stato annunciato dal premier Giuseppe Conte e poi scritto nel Dpcm pubblicato in Gazzetta non sarà però la regola da mercoledì 21 ma attuabile solo in casi eccezionali e deliberati dai vari comitati regionali. “Salvo i casi suddetti, non è necessario modificare orari di entrata e uscita, orari settimanali dei docenti, turni delle mense, orari di esercitazioni e laboratori e tutto quanto sia collegato alla scansione temporale definita dall’inizio dell’anno scolastico”.

In Campania scuole chiuse

Le indicazioni governative non cambiano tuttavia la linea della Regione Campania che conferma la chiusura di tutte le scuole - ad eccezione di quelle per i bambini nella fascia da 0 a 6 anni - fino al 13 novembre. Il Tar della Campania ha infatti respinto un ricorso intentato da un gruppo di mamme.

Kaladich: colloquiare con i territori

“Non è stato introdotto alcun automatismo le misure di flessibilità valgono solo in contesti in cui si rilevano situazioni critiche. Questo significa sentire e colloquiare con i territori”, questo il giudizio sul dpcm espresso a VaticanNews da Virginia Kaladich, presidente della Fidae, la Federazione che rappresenta gli Istituti cattolici paritari.

Ascolta l'intervista a Virginia Kaladich

Evitare a tutti i costi le chiusure

La presidente della Fidea ricorda che le “Linee guida per abitare la scuola” elaborate dalle paritarie cattoliche sono una prassi per la didattica integrata che sta funzionando che e può essere presa a modello da tutte scuole. “Chiudere i cancelli è sempre una sconfitta perché non permettiamo quella relazione di cui hanno bisogno i ragazzi”, ha aggiunto la Kaladich, con tutte queste formule miste abbiamo le soluzioni per evitarlo, utilizziamo queste misure di precauzione, abbiamo anche ricevuto dispositivi di sicurezza che si attui una didattica mista ma non si chiudano le scuole.

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20 ottobre 2020, 13:23