Ucraina: iniziata offensiva russa nel Donbass
Marco Guerra – Città del Vaticano
Una grande parte dell'esercito russo è ormai consacrato all’offensiva nel Donbass, ha scritto il presidente ucraino Zelensky sul suo account di Telegram aggiungendo che l’Ucraina combatterà e si difenderà a prescindere dal numero di soldati russi che saranno inviati. A conferma arrivano anche le parole del governatore della regione di Lugansk che parla di “un inferno”.
Bombardamenti in tutto il Paese
Almeno 8 civili sono stati uccisi nei bombardamenti iniziati ieri nell’est dell’Ucraina. Missili ed esplosioni si segnalano anche nel resto del Paese, a Kharkiv e Mykolaiv, e le bombe erano precedentemente cadute su Leopoli, Dnipro, Kramatorsk e sui distretti di Synelnykiv e Pavlograd. La polizia ucraina denuncia poi nuove stragi di civili, 269 persone sarebbero state uccise dai russi a Irpin. Ma è nella città portuale di Mariupol che resta la situazione più critica. La battaglia si concentra nelle acciaierie Azovstal dove - secondo le autorità locali - si sarebbero rifugiati anche mille civili tra cui donne e bambini. Il sindaco riferisce che il 90% di Mariupol è distrutto e che 40mila civili sono stati deportati in Russia o nelle regioni controllate dai russi.
Unicef: sei milioni senza acqua potabile
Tensioni crescenti anche sul fronte diplomatico, il presidente francese Macron ha affermato che il dialogo con Putin si è interrotto dopo le uccisioni a Bucha e che tornerà a Kiev solo per apportare qualcosa di utile. Infine nuovo allarme dell’Unicef che parla di 6 milioni di ucraini che hanno difficoltà a reperire acqua potabile.
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