Afghanistan, oltre 300 in salvo grazie ai corridoi umanitari
Giulio Bultrini - Città del Vaticano
Il 4 novembre 2021 è stato firmato un accordo tra lo Stato italiano e un gruppo di associazioni, tra le quali anche la Comunità di Sant’Egidio: da allora è scattato il protocollo di accoglienza tramite i corridoi umanitari di persone in fuga da guerre, fame e violenze. Oggi ad arrivare in Italia è un gruppo di 230 profughi afghani rifugiati in Pakistan. Insieme ad altri arrivi dall’Iran, in tutto saranno oltre 300.
L’arrivo a Fiumicino
Questo pomeriggio a Fiumicino, è prevista l’accoglienza e una conferenza stampa con la partecipazione di diversi membri delle società a supporto dei corridoi umanitari, insieme a Marina Sereni, viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio.
Il progetto d’aiuto tutto Italiano
I corridoi umanitari sono un progetto totalmente finanziato dalle associazioni patrocinanti e possibile grazie alla generosità e all’impegno di molti cittadini italiani. I privati offrono le loro
case per ospitare i più bisognosi mentre le congregazioni religiose, le Organizzazioni non governative e diversi soggetti della società civile mettono a disposizione le loro infrastrutture e risorse
per supportare la causa.
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