Ucraina: l’anno si apre con una pioggia di missili sulle città, molti abbattuti
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
Anche nella notte del 312esimo giorno di guerra, in Ucraina missili russi sono caduti su Kyiv e Dnipro, con l’allarme antiaereo che è scattato in diverse regioni del Paese. Esplosioni anche a Zaporizhzhia, vicino alla centrale nucleare. I media ucraini segnalano attacchi con droni kamikaze di fabbricazione iraniana su Mykolaiv, ma anche che la difesa aerea avrebbe abbattuto almeno 20 tra missili e droni diretti su Kyiv. E nel suo messaggio serale, il primo del 2023, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che la notte di Capodanno sono stati distrutti 45 droni Shahed e che la popolazione del Paese aggredito è unita. “Siamo insieme, i missili e tutto il resto non aiuteranno i russi – ha detto – e loro hanno paura”.
Zelensky: l'augurio di un "ritorno alla vita normale"
Nel suo discorso di Capodanno, mentre nella metro di Kharkiv si suonava il “concerto della speranza”, Zelensky si era augurato che questo 2023 sia l’anno “del ritorno. Il ritorno del nostro popolo. I guerrieri alle loro famiglie. I prigionieri alle loro case. Gli sfollati interni alla loro Ucraina. Restituzione delle nostre terre. E chi è temporaneamente occupato sarà libero per sempre. Un ritorno alla vita normale”.
Allarme antiaereo su molte città del sud e dell'est
Questa notte le sirene d’allarme hanno suonato anche su Kherson, Melitopòl, Kirovohrad, Vinnytsia, Cherkasy e Poltava. Così Mosca prosegue la sua strategia, devastando infrastrutture e rete elettrica, per costringere la resistenza a impiegare risorse enormi, e spera di incidere sulla produzione industriale, stravolgendo e togliendo vite di civili innocenti. Ma lo spionaggio ucraino, che tiene conto dei colpi sparati, ipotizza che l’esercito russo sia a corto di alcuni tipi di missili, e che sia sceso da 60 mila a 20 mila proiettili d’artiglieria sparati ogni giorno.
Putin: l'Occidente usa l'Ucraina per indebolire la Russia
Al Cremlino, nel suo messaggio alla nazione per il nuovo anno, il presidente russo Vladimir Putin ha puntato nuovamente il dito contro i Paesi Occidentali. "Per anni, le élite occidentali hanno assicurato ipocritamente a tutti noi le loro intenzioni pacifiche, compresa la risoluzione del conflitto più difficile nel Donbass”. E invece, ha continuato, “hanno incoraggiato in ogni modo i neonazisti” ucraini che hanno “continuato a condurre azioni militari apertamente terroristiche contro i civili delle repubbliche popolari del Donbass", L'Occidente, secondo il leader russo, “ha mentito sulla pace, ma si stava preparando all'aggressione, e usano cinicamente l'Ucraina e il suo popolo per indebolire e dividere la Russia".
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