Francia, nono giorno di proteste antigovernative
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
Nove giorni consecutivi. La mobilitazione in Francia contro la riforma voluta dal presidente francese Emmanuel Macron, che allunga l'età pensionabile da 62 a 64 anni non si arresta con la promessa dei sindacati di una nuova manifestazione a livello nazionale per il 28 marzo.
Il braccio di ferro
All’indomani dell’intervista in diretta tv del capo di Stato che si è detto pronto ad "addossarsi l'impopolarità" di una riforma definita necessaria e promettendo "nuove discussioni con i sindacati sul tema dei lavori usuranti", le piazze francesi non si placano. Parigi è stata attraversata da un maxicorteo, gruppi di black block hanno devastato numerosi negozi: 80 fermi, lanci di lacrimogeni e oltre 100 agenti feriti.
Le cifre
Scontri e arresti anche in altre città. A Bordeaux hanno dato alle fiamme il portone del Municipio. Divisioni anche sulle cifre: giovedì 23 marzo - secondo i dati del ministero dell'Interno - più di un milione di persone sono scese in piazza in tutta la Francia, sono stati invece oltre 3 milioni per i sindacati.
La protesta sui social
Il leader del partito La France Insoumise (La Francia Indomita), Jean-Luc Mélenchon, sostiene la mobilitazione nazionale anche tramite social. In un tweet scrive: "E' una grande pagina della storia sociale di Francia quella che stiamo scrivendo. Non saremmo là se non ci fosse in ballo un tema come i 2 anni di vita libera o di costrizione".
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