Guerra in Ucraina, si fanno ipotesi sulla fine della fase armata
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Ad esprimersi sull’ipotesi di un cessate il fuoco definitivo in Ucraina è in prima persona il fondatore del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin. In un testo il leader afferma che l'opzione ideale sarebbe che la Russia cessasse la fase attiva della guerra e consolidasse la sua presenza nei territori occupati, ovvero Donbass e Crimea. Si parla, dunque, di annuncio della fine del conflitto e del raggiungimento dei risultati pianificati. E dal Brasile il presidente Lula da Silva esorta gli Stati Uniti a smettere di incoraggiare la guerra e parlare di pace. Il capo dello Stato si rivolge anche all’Unione Europea. “Anche Bruxelles – afferma – deve fare lo stesso, in modo tale da convincere i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodymir Zelenski, che "la pace è nell'interesse di tutti".
Ancora vittime
Intanto è salito a otto civili uccisi e 21 feriti il bilancio del bombardamento russo su una zona residenziale della città orientale ucraina di Slovyansk, a nord di Donetsk. Dolore per la morte di un bambino di due anni, deceduto in ambulanza dopo essere stato estratto vivo dalle macerie di un palazzo bombardato.
Neutralizzare le forze russe
E nel consueto discorso televisivo serale, il presidente ucraino Zelenski ha parlato della necessità di distruggere il potenziale militare russo in vista dell’imminente contrattacco. Il capo dello Stato ha pronunciato queste parole, dopo aver incontrato il capo dei Servizi di sicurezza, Vasyl Maliuk, e dell'intelligence militare, Kyrylo Budanov.
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