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Nave cargo per il trasporto del grano nel Mar Nero Nave cargo per il trasporto del grano nel Mar Nero 

Guerra in Ucraina, stop all'intesa sul grano

Mentre continuano i combattimenti, il Cremlino ha bloccato l'accordo che permette l'esportazione del grano di Kyiv attraverso il Mar Nero. Il mancato rinnovo rischia di scatenare una crisi umanitaria soprattutto nei Paesi più deboli

Sofiya Ruda - Città del Vaticano

Il presidente russo Vladimir Putin ha messo fine all'accordo sul grano, innescando l'allarme mondiale sulle conseguenze umanitarie dello stop alle navi con i cereali ucraini. Immediata la condanna dell'Unione europea e della Nato, che definiscono il mancato rinnovo dell’intesa "un atto di crudeltà".

L'attacco sul ponte di Crimea

Intanto, il Cremlino usa toni forti contro quello che definisce "il regime terroristico di Kyiv" per l'attacco al ponte che collega la Crimea alla Russia e punta il dito contro i servizi segreti e i politici statunitensi e britannici. Mosca nel frattempo ha annunciato la parziale riapertura al traffico del ponte di Kerch.

La situazione sul fronte

La difesa aerea ucraina è stata attivata nella notte nella regione di Odessa, un'area chiave per l'accordo sui cereali scaduto lunedì sera. Nel frattempo, si intensificano i combattimenti: sono state segnalate esplosioni proprio nella città portuale e a Kharkiv e Mykolaiv. L'allarme antiaereo è scattato in diverse regioni dell’Ucraina.

Le vittime civili

A fare nuovamente le spese della guerra sono i civili: secondo il vicesegretario generale Onu per gli Affari politici, Rosemary Di Carlo, sarebbero almeno 9.300 i morti dall'inizio della guerra in Ucraina. I numeri sono stati forniti in occasione della riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e, sempre stando a quanto precisato dalla Di Carlo, si andrebbe ad aggiungere ai circa 16mila civili feriti. Il dato, che nei fatti potrebbe essere però molto più alto, fa dell'Ucraina "il Paese con il maggior numero di bambini uccisi e mutilati".

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18 luglio 2023, 09:02