Ucraina, continuano gli attacchi dopo il mancato rinnovo dell'accordo sul grano
Beatrice D’Ascenzi – Città del Vaticano
Nuove potenti esplosioni hanno scosso nella notte la città portuale di Odessa, bombardata da Mosca per rappresaglia dopo l’attacco ucraino al ponte che unisce la Russia alla Crimea. Dalla penisola contesa sono state evacuate inoltre circa 2000 persone in seguito all’ incendio scoppiato nel distretto di Kirovsky, nella Crimea orientale. Il fuoco, originatosi probabilmente nella discarica del distretto di Kirov, ha causato la chiusura dell'autostrada Tavrida che collega Kerch - dove si trova il ponte di Crimea - e Sebastopoli.
Il ruolo di Odessa
L’operazione, arrivata in concomitanza con il mancato rinnovo dell'accordo per l’esportazione del grano ucraino, è stata confermata dall’ Aeronautica Militare di Kyiv, che ha parlato dell’utilizzo di droni di produzione iraniana da Sud e dopo mezzanotte ha anche lanciato l'allarme per un attacco missilistico nelle regioni settentrionali, centrali e orientali. In precedenza, le forze dell'aviazione di Kyiv avevano segnalato il lancio di missili Kalibr, dal Mar Nero, e Kiper invitando gli abitanti della regione a restare nei rifugi. I razzi russi, lanciati contro uno dei tre porti attraverso i quali l'Ucraina ha potuto - nel quadro dell'accordo scaduto lunedì scorso - vendere i suoi prodotti agricoli nonostante la guerra, hanno colpito un terminal dedicato all'esportazione di cereali e altre infrastrutture portuali atte al commercio estero di carburante.
L’attacco di droni su Kyiv
Esplosioni sono state udite stamani anche nella capitale ucraina e nella circostante regione, dove la difesa antiaerea è entrate in azione, riuscendo ad abbattere tutti i 23 droni esplosivi e 14 missili da crociera lanciati dalle truppe russe sulla capitale. Il capo delle forze di difesa aerea della città di Kiev, Serhiy Popko, ha parlato di "una notte difficile di attacchi aerei su tutta l'Ucraina". Nella regione ucraina di Zhytomyr, gli attacchi dei droni russi hanno danneggiato alcune infrastrutture e abitazioni private, secondo il governatore regionale Vitalii Bunechko. Deflagrazioni sono state segnalate anche a Zaporizhzhia e Kharkiv.
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