Guerra in Ucraina, quasi mezzo milione di vittime
Sofiya Ruda – Città del Vaticano
Le forze russe hanno bombardato il nord dell’Ucraina, nella città di Chernihiv vicina al confine con la Bielorussia, provocando circa novanta feriti e almeno sette morti, tra cui una bambina di sei anni. I missili hanno colpito la piazza centrale della città, compresi un teatro e un’università, ha riferito il presidente Zelensky. "Un sabato qualunque, che la Russia ha trasformato in un giorno di dolore e perdita. Ci sono morti, ci sono feriti", ha scritto sul suo account Twitter. Il presidente ucraino si trova al momento in visita in Svezia per colloqui con il governo, i partiti politici e la famiglia reale.
Il bilancio delle vittime tra i soldati
Si avvicina a mezzo milione il numero totale di soldati russi e ucraini morti o feriti dall’inizio della guerra. Sarebbero circa 120 mila i morti russi e 70 mila quelli ucraini. A riferire le stime è il New York Times, nel giorno in cui l’intelligence statunitense stima che la controffensiva ucraina potrebbe non raggiungere Melitopol, città chiave del sud-est del Paese occupata dai russi, fondamentale per riconquistare la Crimea, annessa dai russi nel 2014. Jake Sullivan, il consigliere alla sicurezza nazionale di Joe Biden, parla di guerra “imprevedibile”, ribadendo il pieno sostegno all’Ucraina. Intanto, secondo fonti russe, le autorità di Mosca e quelle turche starebbero negoziando un nuovo accordo sul grano e in particolare la fornitura di cereali ai Paesi bisognosi in Africa. Il ministro degli Esteri turco, poi, si recherà a Kyiv la prossima settimana per discutere con le autorità ucraine della questione.
La situazione al fronte
Nella notte le forze armate russe hanno attaccato l’Ucraina con droni Shahed di fabbricazione iraniana. La maggior parte dei velivoli, partiti dalla regione di Kursk, è stata abbattuta dalle forze di difesa aerea ucraine. Intanto, Mosca ha affermato di aver intercettato sempre nella notte un missile ucraino sulla Crimea e ha denunciato sei morti per gli attacchi sul Donetsk. Il ministro degli Esteri russi, Lavrov, torna a definire, nel frattempo, “inaccettabile” una guerra nucleare, affermando che le armi atomiche sono l’unico “deterrente contro le minacce” verso la Russia. Il Cremlino, intanto, ha riferito che il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato il capo di Stato Maggiore Gerasimov, responsabile dell’operazione militare in Ucraina, nel quartier generale di Rostov-on-Don, nella Russia meridionale.
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