Gabon: il generale Nguema giura da presidente dopo il colpo di Stato
Marco Guerra – Città del Vaticano
Davanti ad una folla di migliaia di persone, vestito con l’uniforme rossa della guardia repubblicana, il generale Nguema ha giurato che salvaguarderà le conquiste della democrazia e del sistema repubblicano. Durante la cerimonia di insediamento l’uomo forte del Gabon ha promesso una "transizione" di cui non ha precisato la durata, pur assicurando di "restituire il potere ai civili" attraverso elezioni definite “credibili".
In Africa nove colpi di Stato in tre anni
Tutto questo è avvenuto lunedì 4 settembre, dopo appena cinque giorni dal golpe del 30 agosto che ha deposto il presidente eletto Ali Bongo Ondimba, che ha governato il Gabon per 14 anni, dopo essere succeduto al padre, Omar, che a sua volta è stato al potere per 41 anni in questa ex colonia francese ricca di petrolio. I militari gabonesi affermano di aver posto fine a mezzo secolo di dominio familiare, di fatto però si tratta del nono colpo di Stato compiuto negli ultimi tre anni in Sahel e Africa subsahariana.
La sospensione dall’Eccas
L’intanto l’Eccas, la Comunità economica degli Stati dell'Africa centrale, ha sospeso il Gabon dall’organizzazione. La decisione è stata presa durante una riunione dell'Eccas nella vicina Guinea Equatoriale e resterà in vigore ''fino a quando non tornerà un governo costituzionale in un periodo di tempo accettabile''. Secondo il presidente della Guinea Equatoriale, Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, ''il Gabon rappresenta una minaccia alla pace, alla sicurezza e alla stabilità negli altri membri dell'Eccas''.
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