L'Ucraina denuncia la fornitura di armi alla Russia dalla Corea del Nord
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
All’indomani del brindisi in Russia tra il presidente Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong-un per l’accordo sul "rafforzamento della cooperazione", nella notte uno sciame di droni è stato lanciato nei cieli dell’Ucraina.
Abbattuti 17 droni russi
Lo stato maggiore delle forze armate di Kyiv ha fatto sapere che su 22 droni kamikaze, ne sono stati abbattuti 17 grazie alle unità di difesa antiaerea. L'allarme era scattato in 4 regioni, tra cui Kherson e Zaporizhzhia. Anche nell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, l'esercito russo ha intensificato bombardamenti e assalti affermando di aver distrutto cinque droni ucraini che tentavano di attaccare una nave militare nel Mar Nero.
La mossa degli Usa
Mentre Mosca afferma inoltre che le forze militari russe hanno distrutto nel Donetsk un posto di comando, un centro di controllo droni e altri obiettivi dell'esercito ucraino, gli Stati Uniti stanno inviando personale a Kyiv per valutare l'uso degli aiuti militari americani, così secondo quanto affermato dall'ufficio dell'ispettore generale del Dipartimento della Difesa Usa, in un rapporto pubblicato ieri.
Il Giappone
Dal Giappone, infine, arriva l'allarme su possibili violazioni delle risoluzioni delle Nazioni Unite sugli accordi per la fornitura di armi intrapresi nel corso dell'incontro tra il leader nordcoreano Kim Jong-un e il presidente russo Vladimir Putin. "Monitoriamo con preoccupazione i colloqui - ha dichiarato ai giornalisti il ministro degli Esteri, signora Yoko Kamikawa - inclusa la possibilità che possano condurre a violazioni del divieto del Consiglio di sicurezza sulle transazioni di armi correlate alla Corea del Nord", Paese colpito da diverse sanzioni internazionali.
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