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Nuove proteste a Nairobi, la polizia spara lacrimogeni sui manifestanti Nuove proteste a Nairobi, la polizia spara lacrimogeni sui manifestanti  (ANSA)

Kenya, continuano le proteste dei cittadini. Oggi in piazza per ricordare le vittime

Nonostante il presidente William Ruto abbia annunciato ieri il ritiro della contestata legge finanziaria, le manifestazioni nella capitale Nairobi non si fermano e i giovani hanno commemorato le persone rimaste uccise in questi giorni di scontri. Immediata la reazione della polizia che ha sparato i gas lacrimogeni. Riccardo Costagli, coordinatore CEFA Kenya: “Non c’è fiducia tra le parti”

Silvia Giovanrosa - Città del Vaticano

Le proteste antigovernative sono ancora in atto oggi, giovedì 27 giugno, nella capitale Nairobi. La polizia è intervenuta per disperdere la folla lanciando gas lacrimogeni anche sulle tende che medici e volontari avevano allestito per prestare assistenza ai dimostranti feriti. Sale la tensione anche in altre città del Paese, come a Mombasa. dove la polizia, secondo l'emittente Ktn News, avrebbe sparato sui manifestanti con un bilancio di diversi feriti. I rappresentanti della “generazione Z” continuano quindi le proteste, nonostante la decisione del presidente William Ruto di ritirare la nuova legge finanziaria che prevedeva un aumento delle imposte sul reddito e delle accise sulle importazioni dei beni di prima necessità, nonché un aumento dell’Iva, come chiarisce Riccardo Costagli, coordinatore dell'ong CEFA in Kenya: "Il contestato provvedimento economico arriva dopo altre manovre finanziarie messe in atto nei due anni della presidenza Ruto, volte ad aumentare il gettito fiscale per il governo, in una situazione economica che invece, dopo la pandemia e dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e le ripercussioni sulla sicurezza alimentare legata al mercato dei cereali, stenta a riprendersi".

Il movimento di protesta


Il Kenya conta 54 milioni di abitanti, quasi 19 di questi vivono al di sotto della soglia di povertà e circa 15 milioni soffrono la fame. “Il malcontento è cresciuto esponenzialmente negli ultimi mesi tra la popolazione giovanile, soprattutto fra i disoccupati, ed ha portato alla formazione di un movimento abbastanza nuovo nella storia del Paese - prosegue Costagli - composto da giovani intorno ai 30 anni, con un livello di istruzione superiore rispetto alle precedenti generazioni, che ha dimestichezza con i social e con la rete, e che ha saputo organizzarsi e mobilitarsi, spiazzando il governo”. L'esecutivo di Ruto, spiega ancora Costagli, "è sicuramente di tipo autoritario e tende a dare un impronta molto centralizzata, con un grandissimo ruolo del presidente stesso", questo avrebbe quindi portato alla frustrazione sopratutto degli strati più vulnerabili della popolazione. Inoltre, come precisa ancora il coordinatore di Cefa, i giovani soffrono la linea provocatoria della leadership di Ruto, che si mostra ambivalente, tra le repressioni violente e l' annunciata volontà di voler istaurare un dialogo.

Ascolta l'intervista a Riccardo Costagli

Le prospettive

Sebbene il presidente abbia dichiarato di voler coinvolgere maggiormente la generazione Z negli affari del Paese, “il dialogo è ancora lontano” indica ancora Costagli. Diversi settori della società hanno tentato di portare il loro contributo al dialogo, la Chiesa locale, ad esempio, si è impegnata in una campagna di sensibilizzazione al confronto pacifico tra le parti. “La diffidenza è ancora prevalente - conclude il coordinatore di Cefa - poiché nessuno esclude che la legge ritirata dalla porta possa, successivamente, quando il tempo sarà passato, rientrare dalla finestra sotto altri provvedimenti”.

L'organizzazione Cefa

Cefa in Kenya si occupa soprattutto di sviluppo rurale, supportando i piccoli produttori agricoli. Negli ultimi anni è diventata piùttosto attiva nel campo dei diritti umani, in particolare per quanto riguarda la protezione dei minori e delle donne, nonchè come organizzazione di riferimento nella risoluzione dei conflitti armati al fine di portare una pace sostenibile in diverse zone del Paese.

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27 giugno 2024, 13:45