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L'asino bianco di Velasco Vitali, protagonista del manifesto del Lecco Film Fest 2024, sul tema "Signora libertà" L'asino bianco di Velasco Vitali, protagonista del manifesto del Lecco Film Fest 2024, sul tema "Signora libertà"

Lecco Film Fest 2024, quinta edizione con la “Signora libertà”

Presentato il programma del festival di cinema, con incontri con registi e attori e percorsi formativi per i giovani, organizzato dal 1 al 7 luglio dalla Fondazione Ente dello Spettacolo con la Confindustria locale. Dedicata una “introspettiva” alla regista Alice Rohrwacher. Il presidente Feds monsignor Milani: è un invito a “recuperare la possibilità di essere liberi autenticamente, rimuovendo gli ostacoli alla piena realizzazione di sé in relazione agli altri”

Alessandro Di Bussolo - Città del Vaticano

Una retrospettiva dedicata alla regista Alice Rohrwacher, il cui ultimo film “La chimera” chiuderà il 7 luglio la rassegna serale e il festival, 34 eventi e incontri con 16 proiezioni, insieme a 43 ospiti e giornalisti, attraverso tre percorsi formativi e una mostra. Sono gli ingredienti principali del ricco programma della quinta edizione del Lecco Film Fest, organizzato dal 1 al 7 luglio dalla Fondazione Ente dello Spettacolo  (Feds) della Cei e promosso da Confindustria Lecco e Sondrio, sul tema “Signora libertà”. Nel manifesto del festival, realizzato da Velasco Vitali, un asino bianco vola sopra una distesa d'acqua per “concepire un'idea rivoluzionaria del mondo”, legata al tema, ispirato a una celebre canzone del 1981 di Fabrizio De André, “Se ti tagliassero a pezzetti”.

Milani: festival di livello nazionale per la sua originalità

A Lecco, tra piazza Garibaldi, piazza XX Settembre e il Cinema Nuovo Aquilone, i protagonisti del cinema, e non solo, dialogheranno insieme per vivere un’esperienza di confronto e incontro insieme al pubblico. Protagonisti, oltre alla Rohrwacher, Barbara Ronchi, Margherita Buy, Roberta Torre, Riccardo Milani, Roberto Andò, Giacomo Poretti, Francesco Patierno, Tommaso Santambrogio, Leonardo Di Costanzo, Vinicio Marchioni, Donatella Palermo. “Il Lecco Film Fest è andato ben oltre la semplice intuizione iniziale, realizzare un evento culturale a partire dal cinema per la città di Lecco” sottolinea monsignor Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo. Oggi è un’iniziativa “che ha risonanza a livello nazionale, fuori e dentro il mondo del cinema, fuori e dentro la Chiesa, per la sua originalità. In questa edizione della ‘maturità’ esploriamo la parola “libertà” all’interno di una festa. Vogliamo recuperare la possibilità di essere liberi autenticamente, rimuovendo gli ostacoli alla piena realizzazione di sé in relazione agli altri”.

Una scena del film "La chimera" di Alice Rohrwacher,, che chiude il Lecco Film Fest 2024
Una scena del film "La chimera" di Alice Rohrwacher,, che chiude il Lecco Film Fest 2024

D’Arrigo: un programma “di piazza e ricerca”

La curatrice del Lecco Film Fest Angela D’Arrigo aggiunge che “già da tempo desideravamo approfondire l’opera e il percorso artistico di una grande regista: avviare questo lavoro monografico partendo da Alice Rohrwacher, regista di levatura internazionale e sguardo profondo, è un punto d’orgoglio di questa edizione. Cresce l’intero programma e Lecco Film Fest si conferma manifestazione di piazza e di ricerca, con una serie di percorsi nei quali ciascuno spettatore può trovare la proposta adatta alle proprie esigenze e aspettative”. Sempre nella conferenza stampa di presentazione del programma, il presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Marco Campanari commenta che “la possibilità di esercitare la propria creatività senza essere troppo limitati penso sia uno degli elementi più importanti della vita di ogni essere umano”. E la parola libertà è un “termine evocativo di una dimensione fondamentale che spesso, negli ultimi anni, abbiamo anche visto essere messa a rischio”.

L’ “introspettiva” sulla regista Alice Rohrwacher

Nel programma spicca l’”introspettiva” dedicata ad Alice Rohrwacher, alla quale la Fondazione Ente dello Spettacolo ha assegnato il Premio Bresson alla 78. Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, nel 2021, e il Premio Navicella Cinema Italiano ai Cinematografo Awards 2023. La retrospettiva si aprirà il 2 luglio, con il lungometraggio d’esordio “Corpo celeste”, del 2011. La rassegna serale offre, col documentario “Io, noi e Gaber” di Riccardo Milani, il 3 luglio, un momento dedicato al grande cantautore, con Gian Piero Alloisio, suo collaboratore nella fase del teatro canzone. Nell’attesa anteprima di “Non riattaccare”, il 5 luglio il regista Manfredi Lucibello, e la protagonista Barbara Ronchi, incontreranno il pubblico, e il 6 Margherita Buy presenterà “Volare”, esordio alla regia di una delle attrici più acclamate e versatili del cinema italiano.

Il documentario su Mariupol e l’omaggio a Bresson

La mattina del 3 luglio, con l’introduzione di Gianluca Arnone, caporedattore della Rivista del Cinematografo, ci sarà la proiezione di “20 days in Mariupol” di Mstyslav Chernov, che ha vinto l’Oscar per il miglior documentario 2024, il primo per l’Ucraina. Ma l’anteprima del Lecco Film Fest, che la sera del 1 luglio lancerà il tema “Signora libertà”, vedrà Giacomo Poretti (di Aldo, Giovanni e Giacomo, n.d.r.) introdurre la proiezione di “Un condannato a morte è fuggito”, film del 1956, considerato uno dei più grandi capolavori del regista francese Robert Bresson. Basato su una storia vera, narra la storia di un prigioniero francese che prova a evadere da un carcere tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale, evidenziando la lotta per la libertà e la speranza in circostanze estreme.

Gli studenti protagonisti di "Opera Prima" nel Lecco Film Fest 2023
Gli studenti protagonisti di "Opera Prima" nel Lecco Film Fest 2023

Gli studenti di “Opera Prima” e i film in carcere

Il Lecco Film Fest ospiterà anche la quinta edizione del corso “Opera Prima”, laboratori di scrittura per cinema e serialità per scoprire il linguaggio dell’audiovisivo e promuovere l'inclusione sociale. Gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado avranno di nuovo la grande opportunità di immergersi nel mondo della creazione cinematografica, grazie alla collaborazione della Feds con l’Istituto di Studi Superiori Giuseppe Toniolo, ente fondatore dell’Università Cattolica. Il corso mira non solo a fornire nozioni e strumenti a futuri cineasti ma anche ad educare lo sguardo di giovani spettatori che sappiano approfondire e interpretare sempre più consapevolmente caratteristiche, strutture e sensi del linguaggio audiovisivo. Infine, per l’iniziativa “Prospettive e racconti di libertà. Dentro e fuori dal carcere”, novità di questa edizione, il regista Riccardo Milani sarà al carcere di Pescarenico con il suo “Grazie ragazzi”. Sarà presentato anche “Ariaferma” di Leonardo Di Costanzo, una profonda riflessione sulla condizione umana.

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19 giugno 2024, 15:36