Israele colpisce due scuole nella Striscia, decine le vittime
Paola Simonetti – Città del Vaticano
Le bombe israeliane hanno fatto strage ieri, 14 luglio, nel centro di Gaza: la devastazione dei raid aerei ha colpito una scuola dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi nel campo di Nuseirat, almeno 15 le vittime. Altre 80 persone sono state invece ferite dall’attacco che ha colpito la scuola Abu Arban, nella quale centinaia di sfollati si rifugiano dai combattimenti che terrorizzano il territorio palestinese, dove oltre 38.500 persone hanno già perso la vita dall'inizio della guerra.
Colpito al cuore Hamas
Forze militari e intelligence israeliane, intanto hanno confermato di aver eliminato Rafa'a Salameh, comandante della Brigata Khan Younis di Hamas. Era "uno dei più stretti collaboratori" di Muhammad Deif, il capo dell'ala militare del gruppo terroristico, e considerato una delle menti del massacro del 7 ottobre scorso.
Non si fermano i negoziati per una tregua
Le trattative per un cessate il fuoco in programma al Cairo e in Qatar, intanto proseguono. Lo hanno confermato ai media funzionari israeliani, dopo che erano circolate contrastanti dichiarazioni di Hamas su un possibile congelamento dei negoziati seguito al tentato assassinio da parte delle Forze di difesa israeliane del capo delle Brigate Qassam, Mohammed Deif. Annunciata la probabile partenza del capo del Mossad, David Barnea per il Qatar per continuare i colloqui. Israele ieri ha fatto sapere di non aver ricevuto dai mediatori ancora alcuna comunicazione su un eventuale stop ai negoziati da parte di Hamas.
Lo scontro a distanza con il Libano
Non si fermano le ostilità neppure con il Libano: raid aerei israeliani hanno colpito infrastrutture terroristiche di Hezbollah nel sud del paese, precisamente nelle aree di Mis al-Jabal, Bani Hayyan e Aita al-Sha'ab. Attaccata, stando a quanto riferito da fonti militari israeliane, anche una struttura militare dell'organizzazione terroristica nella zona di Hula.
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