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Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, colpito da un raid isìraeliano che ha fatto almeno 90 morti Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, colpito da un raid isìraeliano che ha fatto almeno 90 morti  (AFP or licensors)

A Gaza nuovi attacchi, smentito il ritiro di Hamas dai negoziati per il cessate il fuoco

E' arrivata una smentita ufficiale alla notizia che Hamas avrebbe deciso il ritiro dai colloqui per una tregua nella Striscia a causa dei "massacri" e della "mancanza di serietà" da parte israeliana. Dopo il raid su Khan Younis, un altro attacco su un campo profughi ha provocato 17 vittime. Nessuna certezza sulla sorte dei due comandanti delle brigate del movimento islamista presi di mira dalle forse d'Israele

Adriana Masotti - Città del Vaticano

Gli attacchi dell’esercito israeliano continuano a colpire la Striscia di Gaza: sarebbero almeno 17 le vittime palestinesi del bombardamento sferrato nel pomeriggio di ieri sul campo profughi di Al-Shati sulla spiaggia di Gaza, a ovest della città e in particolare, secondo le informazioni diffuse da Hamas, su “una sala di preghiere”. Il raid aereo segue di poche ore quello a Khan Yunis che ha ucciso circa 90 persone, di cui la metà donne e bambini.

Smentito il ritiro di Hamas dai negoziati

Dopo gli ultimi episodi di violenza, il movimento questa mattina sembrava intendesse interrompere i negoziati con Israele sul cessate il fuoco nella Striscia, che erano ripresi questa settimana nella capitale egiziana al Cairo sotto l'egida di Qatar, Egitto e Stati Uniti, denunciando la "mancanza di serietà” e i "massacri" israeliani. "Il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh - aveva detto un funzionario - ha informato i mediatori e gli attori regionali in una serie di appelli della decisione di Hamas di interrompere i negoziati a causa della mancanza di impegno da parte di Israele e dei massacri contro civili disarmati". Tuttavia, in una dichiarazione ufficiale, Hamas più tardi ha smentito le notizie di stampa secondo cui si sarebbe ritirato dai negoziati. La notizia, si legge nel messaggio di Izzat Al-Rishq, membro dell'Ufficio politico del gruppo, "non ha nessun fondamento di verità". Izzat Al-Rishq aggiunge che a suo parere l'escalation di violenza da parte di Israele punta a ostacolare il raggiungimento di un accordo che ponga fine all'aggressione contro il popolo palestinese.  

La strategia di Netanyahu 

Israele aveva dichiarato di voler prendere di mira Mohammed Deif, capo delle brigate Ezzedine al-Qassam, l'ala armata di Hamas, e Rafa Salama, comandante delle brigate di Hamas a Khan Youne's, definiti come "due menti del massacro del 7 ottobre". In una conferenza stampa, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ammesso ieri sera di non avere "alcuna certezza che uno dei due sia stato eliminato". Le forze armate israeliane hanno inoltre reso noto che "sono stati attaccati alcuni siti di Hezbollah in cinque aree nel sud del Libano, grazie ad aerei combattimento". Tra questi ci sono "un'infrastruttura terroristica nella zona di Eyta al-Sha'ab, un posto di osservazione nella zona di Al-Adaisa e un'altra struttura terroristica nella zona di Kfar Kila accanto a un edificio militare nell'area di Khula". 

Un attacco nel centro di Israele

Episodio di violenza oggi anche in territorio israeliano: quattro persone sono rimaste ferite, di cui due in condizioni particolarmente gravi, in un attacco terroristico con un'auto speronata all'incrocio di Nir Tzvi, nel centro di Israele. Il quotidiano Times of Israel riferisce quanto affermato da fonti mediche. L'ospedale Asaf Harofeh ha dichiarato di avere in cura due persone in gravi condizioni, e altre due leggermente ferite. L'autore dell'attacco terroristico è stato identificato dalla polizia, si tratterebbe di Muhammad Aaleb Mahmoud Shahab, 27 anni, cittadino israeliano residente a Gerusalemme Est.

Ultimo aggiornamento alle ore 15.00

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14 luglio 2024, 10:30