Stallo nei colloqui tra Israele e Hamas, delegazioni rientrate
Roberta Barbi – Città del Vaticano
A preoccupare è soprattutto il piano diplomatico: la delegazione israeliana inviata a Doha, in Qatar, per i negoziati di martedì scorso, è rientrata e ha fatto sapere che non ci sono stati progressi significativi. Più duro il commento di Hamas che accusa Israele di impedire l’avanzamento delle trattative a causa delle sue richieste, cioè il mantenimento di una presenza sul corridoio di Filadelfia e la conferma del veto sulle identità dei 65 prigionieri palestinesi che dovrebbero essere liberati nell’ambito dell’accordo. Una situazione, di fatto, di blocco, che ha gettato nello sconforto anche i mediatori, Egitto, Qatar e Stati Uniti, che si dicono “frustrati” dalle richieste di Israele.
Il piano Olmert e al-Kidwa per i due Stati
Un piano congiunto per il futuro di Gaza, intanto, è stato presentato dall’ex premier israeliano Ehud Olmert e dall’ex ministro degli Esteri dell’Autorità nazionale palestinese Nasser al-Kidwa che prevederebbe, tra le altre cose, il rilascio degli ostaggi e la creazione di uno Stato palestinese sui confini del 1967, ma con scambi di terre per tenere conto degli insediamenti israeliani e dei quartieri ebraici di Gerusalemme Est. L’ipotesi includerebbe anche il ritiro israeliano da Gaza e la creazione di un governo tecnocratico collegato all’Anp ed elezioni a Gaza e Cisgiordania entro massimo 35 mesi, infine, la presenza di una forza interaraba che si occupi della stabilizzazione della Striscia in collaborazione con l’esercito israeliano.
Quattro vittime a Gaza, attentati contro Israele
Sul terreno, si registrano almeno due attacchi terroristici contro cittadini israeliani questa notte nel villaggio di Karmi Tzur, in Cisgiordania, dove, secondo le forze di difesa israeliane, si contano diverse vittime; quattro, invece, i morti in un bombardamento israeliano sulla Striscia di Gaza che ha colpito un convoglio umanitario della ong americana Anera. Le vittime – ha precisato l’organizzazione – non sono membri dello staff, ma tutti cittadini palestinesi. Intanto a Gaza tutto è pronto per la campagna di vaccinazioni antipolio prevista per domani a cura dell’Unicef.
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