Ucraina, Zelensky: la Russia sia presente al prossimo vertice per la pace
Roberta Barbi – Città del Vaticano
Nel primo vertice di giugno riunito sulle montagne svizzere, a Burgenstock, la Russia non era stata invitata, ma ora è il momento per Mosca “di sedersi al tavolo” delle trattative. Si è espresso così il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky intervistato dai media francesi. “La maggioranza del mondo - ha detto - ritiene che la Russia debba essere rappresentata al secondo vertice, altrimenti non otterremo risultati significativi”. Il presidente russo Putin si è detto aperto ai negoziati, ma ordinerebbe un cessate il fuoco solo se Kyiv cedesse il territorio che la Russia rivendica come proprio. Il piano di Zelensky, da parte sua, si concentra su 10 punti, tra cui il ripristino dell’integrità territoriale ucraina, la restituzione dei prigionieri di guerra e alcune garanzie in campo energetico ed economico.
La Russia raddoppia il bonus per i volontari di guerra
La Russia, intanto, ha raddoppiato il bonus per i volontari di guerra: chi si arruolerà tra il primo agosto e il 31 dicembre 2024 riceverà una tantum di 400mila rubli, circa 4650 dollari, più del doppio della somma precedentemente erogata, uno stipendio mensile di molto superiore al reddito medio russo. In questo modo, con un decreto firmato nella giornata di ieri, la leadership russa cerca di attirare un maggior numero di volontari nella guerra contro l’Ucraina. Un metodo, quello degli incentivi finanziari, usato fin dall’inizio del conflitto, nel febbraio 2022.
Le condizioni dell’economia
Intanto, però, l’inflazione nel Paese cresce a dismisura. Secondo l’ultimo rapporto di intelligence del Ministero della Difesa britannico, l’inflazione in Russia sarebbe già arrivata all’8.3% su base annua – il doppio rispetto alle previsioni della Banca centrale per il 2024 – incremento dovuto alle spese di guerra, che ha come conseguenza un aumento dei tassi e rende la Russia “un brutto posto in cui investire”. Dato, questo, che Mosca nega, sostenendo al contrario che “l’inflazione è stabile e la crescita economica è forte”.
Arrivati in Ucraina i primi F-16
Infine, il primo gruppo di caccia F-16 degli alleati della Nato è arrivato in Ucraina, rispettando di fatto la scadenza prevista per la fine di luglio. Lo scrive il sito di Bloomberg, secondo le cui fonti si tratterebbe di un numero esiguo di jet che, tuttavia, potrebbero aumentare le capacità ucraine di respingere gli attacchi russi.
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