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Edifici di Beirut dopo il raid israeliano Edifici di Beirut dopo il raid israeliano  

Israele bombarda Beirut. Il Libano: "L'Onu condanni le operazioni israeliane"

Si fa sempre più drammatico lo scontro fra Israele e Hezbollah. Le forze israeliane hanno colpito ieri il sud di Beirut uccidendo circa venti persone, fra questi anche diversi membri di alto rango di Hezbollah, compreso un membro di spicco del comando. Il Libano chiede l'intervento dell’Onu per le esplosioni dei giorni scorsi di dispositivi di comunicazione, mentre Israele dichiara di essere pronto a tutto per difendere i suoi cittadini

Paola Simonetti – Città del Vaticano

Il raid israeliano che ha colpito il sud di Beirut ieri, venerdì 20 settembre, aveva come obiettivo l'eliminazione di capi miliziani Hezbollah, artefici, secondo le forze israeliane, di un piano di occupazione della Galilea: "Prevedevano di razziare il territorio israeliano, occupare gli insediamenti del nord -ha dichiarato Israele-, e assassinare innocenti". Un attacco che ha visto, nelle ultime ore, un pesante aggravamento del bilancio delle vittime: 31 i morti, fra cui almeno 14 membri di alto rango di Hezbollah e 3 bambini, decine di dispersi e oltre 66 feriti. Per tutta risposta, la milizia sciita libanese ha lanciato una raffica di razzi che avrebbe colpito la principale base degli 007 israeliani. Come misura di sicurezza le autorità israeliane, nel frattempo, hanno deciso di chiudere, a partire da oggi e per 24 ore, lo spazio aereo del nord di Israele. 

La preoccupazione dell’Onu

Uno scenario, quello che va delineandosi, che preoccupa le Nazioni Unite, il cui portavoce ha invocato la distensione per il concreto rischio di un allargamento del conflitto nell’area. Ma l'ambasciatore israeliano all'Onu, Danny Danon, parlando al  Consiglio di sicurezza, ha avvertito che "se non si troverà una soluzione diplomatica, Israele sarà determinato a usare ogni mezzo per proteggere i suoi cittadini".

La reazione del Libano

Il ministro degli Esteri libanese, Abdallah Rashid Bouhabib, dal canto suo, ha definito le esplosioni dei giorni scorsi, attraverso cercapersone prima e walkie talkie dopo,  “atti terroristici, una "chiara violazione delle leggi internazionali" e ha chiesto alle Nazioni Unite di "condannare Israele in modo chiaro e inequivocabile", perché non si può accettare "che sia permesso a Israele di continuare a godere dell'impunità”. Dura la condanna del raid aereo israeliano su Beirut anche da parte del ministero degli Esteri iraniano. "Il brutale e feroce attacco - ha affermato in una nota il portavoce Nasser Kanani- è una grave violazione del diritto e dei regolamenti internazionali, nonchè una violazione della sovranità, dell'integrità territoriale e della sicurezza nazionale del Libano". 

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21 settembre 2024, 07:28