Hezbollah conferma la morte del leader Nasrallah
Vatican News
Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah dal 1992, è morto in seguito all’attacco mirato israeliano di venerdì 28 settembre sui sobborghi meridionali di Beirut. A confermarlo sono stati i media del gruppo sciita libanese, ribadendo quanto annunciato dall’esercito di Israele qualche ora prima, quando erano stati divulgati i risultati del raid che hanno colpito il quartier generale di Hezbollah, situato nei sotterranei di un edificio residenziale a Dahiveh. Tra le vittime anche un altro leader del gruppo, Ali Karaki, ed altri comandanti e probabilmente la figlia di Nasrallah.
L'Iran annuncia l'invio di truppe in Libano
“Continueremo la nostra battaglia contro Israele, a sostegno di Gaza e della Palestina e in difesa del Libano e del suo popolo saldo e onorevole”, scrive Hezbollah in un comunicato in cui si prega per il martirio di Nasralllah. L’ayatollah iraniano Mohammad Hassan Akhtari, vicepresidente del’’iran, Paese storicamente sostenitore del gruppo sciita, ha annunciato che nei prossimi giorni inizierà la registrazione per l’invio di truppe in Libano e sulle alture del Golan, “proprio come abbiamo fatto nel 1981”. Intanto, per precauzione, il leader supremo iraniano Ali Khamenei è stato trasferito in luogo di sicurezza.
Nuovi razzi verso il nord di Israele
In Israele, in queste ore, il ministro della Difesa Gallant ha tenuto una riunione di valutazione della situazione insieme al capo dell’esercito e del Mossad. Continua anche il lancio di razzi dal sud del Libano verso il nord di Israele. Lo stesso Hezbollah ha rivendicato la responsabilità di 50 razzi lanciati in due nuovi attacchi come "rappresaglia per i barbari attacchi israeliani contro città e villaggi civili".
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