Israele apre ad una tregua con Hamas ma mette al bando l’Unrwa
Marco Guerra – Città del Vaticano
Israele starebbe lavorando ad un accordo con Hamas per un periodo di tregua e per il rilascio di ostaggi, forse quattro. Al tempo stesso però il Parlamento stabilisce di mettere al bando le attività dell'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente accusata dagli israeliani di connivenza con Hamas, che condanna la legge approvata ieri affermando di ritenerla "parte della guerra sionista e dell'aggressione" contro i palestinesi.
Guterres: non c'è alternativa all'Unrwa
Una decisione che ha sollevato le critiche della comunità internazionale, sia da parte di singoli Stati che di organizzazioni umanitarie. Probire il "lavoro essenziale" dell'Unrwa avrà "conseguenze devastanti per i rifugiati palestinesi" denuncia il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres che chiede ad Israele di "agire coerentemente con i suoi obblighi derivanti dalla Carta dell'Onu e del diritto internazionale. La legislazione nazionale non può modificare tali obblighi". Guterres, che porterà la questione all'attenzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite dichiara quindi che "non c'è alternativa all'Unrwa"
60 morti in Libano
Intanto sul terreno non si ferma la guerra sia sul fronte nord che su quello a sud. Ieri almeno 60 persone sono state uccise e altre 58 ferite nell'ondata di attacchi israeliani in diverse città della valle della Bekaa, nel Libano orientale. Con le vittime degli ultimi giorni, le autorità libanesi portano a 2732 il numero totale dei morti e 12.700 feriti delle operazioni israeliane contro Hezbollah. Questa notte nuovi raid anche su Gaza, a Beit Lahia, situata nel nord della Striscia, anche qui si conterebbero decine di vittime.
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