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Colonna di fumo che si alza sui sobborghi di Beirut Colonna di fumo che si alza sui sobborghi di Beirut  (ANSA)

Libano, decine di raid israeliani. L’Ue: attacchi a Unifil inaccettabili

In Libano nuova giornata di intesi bombardamenti nel sud e su Beirut. Ucciso anche il sindaco di Nabatiyeh. Intanto il Consiglio Europeo in una bozza del vertice dei capi di Stato, che si apre domani, definisce inaccettabili gli attacchi a Unifil

Marco Guerra – Città del Vaticano

Continuano senza sosta i raid di Israele sul Libano. Questa mattina almeno cinque persone sono state uccise nei ripetuti attacchi contro il municipio di Nabatiyeh, tra cui il sindaco della cittadina, ha reso noto il governo. Secondo il quotidiano libanese L'Orient-Le Jour, i raid israeliani sono stati "una quindicina".

Colpita nuovamente Beirut

Nella notte è stata colpita Beirut. Le bombe sono cadute su Dahiyeh, quartiere meridionale della capitale, roccaforte di Hezbollah, con l'obiettivo di distruggere un deposito sotterraneo di armi. Si tratta del primo attacco sulla città da diversi giorni, appena un’ora prima l'esercito israeliano aveva emesso un ordine di evacuazione per l'area. Nella zona si è alzata un'alta colonna di fumo. Sempre nelle prime ore di oggi una cinquantina di razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele, senza causare vittime.

Emergenza umanitaria

L’emergenza umanitaria si aggrava di giorno in giorno, al momento diverse realtà assistenziali parlano di 1,2 milioni di sfollati, 2.000 morti e 9.000 feriti. L’ultimo allarme è dell’Unicef che riferisce di Almeno 400.000 bambini sfollati a causa del conflitto. Il ministero dell'istruzione libanese aveva affermato la scorsa settimana che gli attacchi israeliani hanno costretto circa il 40 percento degli 1,5 milioni di studenti libanesi ad abbandonare le proprie case, contribuendo al rinvio dell'inizio dell'anno scolastico.

L’Ue condanna gli attacchi a Unifil

Resta altissima la tensione anche interno alle basi Unifil, la premier italiana Meloni ha annunciato che venerdì sarà in Libano. Il contingente italiano è il più numeroso, dopo l’Indonesia, della missione Unifil e il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha ribadito il “no” al ritiro perché rappresenta un cuscinetto tra Israele e Libano. Intanto, nella bozza delle conclusioni del vertice Ue, che è si terrà domani, giovedì 17 ottobre, si legge che "il Consiglio europeo esprime profonda preoccupazione per gli attacchi delle Forze di difesa israeliane contro la Forza interinale delle Nazioni Unite in Libano”. “Tali attacchi – prosegue il testo - costituiscono una grave violazione del diritto internazionale e sono totalmente inaccettabili”.

 

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16 ottobre 2024, 11:33