Centro di prima accoglienza dei migranti al porto di Shengyin, in Albania Centro di prima accoglienza dei migranti al porto di Shengyin, in Albania   (ANSA)

Partita la prima nave italiana che porta migranti in Albania

È partita da Lampedusa la nave pattugliatore Libra, della Marina Militare, con a bordo i primi migranti destinati ai centri di identificazione predisposti nel Paese est-europeo. Entra così nel vivo il protocollo per la gestione dei migranti siglato tra il governo italiano e quello del premier albanese Edi Rama

Marco Guerra – Città del Vaticano

Un primo gruppo di 16 migranti è stato imbarcato a Lampedusa sulla nave "Libra" della Marina Militare, arriveranno a destinazione tra stasera e mercoledì mattina. Si tratta di egiziani e bengalesi soccorsi in acque Sar internazionali. In fase di imbarco, come da protocollo, è' stato effettuato lo screening dei requisiti previsti per essere trasferiti nei centri nel Paese balcanico: i migranti infatti devono essere maschi, non vulnerabili, (quindi non minori, minori non accompagnati, anziani o disabili) e provenienti da Paesi sicuri in cui non ci sono conflitti. I migranti giunti in Albania saranno portati nei centri di identificazione e permanenza, appositamente allestiti, di Shengjin e Gjader. Le persone che saranno ospitate dentro queste strutture non si allontaneranno senza autorizzazione e lì potranno avanzare la domanda di asilo, se questa sarà respinta allora saranno ripatriati.

Le reazioni politiche

Sull’accordo restano i riflettori accessi di molte ong che anche ieri hanno parlato di rischio della violazione dei diritti umani, sulla stessa linea, in Italia, molti partiti di opposizione che denunciano anche uno sperpero di denaro pubblico. Sulla questione è intervenuta la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, secondo la quale "con l'avvio delle operazioni del protocollo Italia-Albania, saremo anche in grado di trarre lezioni da questa esperienza nella pratica". 

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15 ottobre 2024, 08:54