Guercino e la Roma dei Ludovisi in mostra alle Scuderie del Quirinale
Paolo Ondarza – Città del Vaticano
Una trasformazione profonda del linguaggio artistico, con l'esplosione del Barocco come stile dominante che accosta sinergicamente le esigenze della fede ai canoni estetici del momento. È quella che caratterizza gli anni in cui il giovane Giovanni Battista Barbieri originario di Cento e noto come Guercino, viene chiamato a Roma da Papa Gregorio XV, al secolo Alessandro Ludovisi, durante il suo fugace, ma intenso pontificato.
L'era Ludovisi
La felice stagione dell’era Ludovisi, 1621 – 1623, è riccamente documentata dalla mostra allestita alle Scuderie del Quirinale e annovera tra i suoi protagonisti nomi imponenti dell’arte del Seicento italiano come Guido Reni, Domenichino, Albani, Lanfranco, Bernini, Pietro da Cortona, Poussin, Algardi, Duquesnoy.
Pittore anomalo
Con 122 opere, provenienti da 68 musei e collezioni nazionali e internazionali, l’esposizione offre una straordinaria finestra sulla Roma del XVII secolo: un viaggio affascinante che indaga il rapporto tra la dinastia bolognese dei Ludovisi e Guercino, pittore emiliano anomalo, vicino ai Carracci, in dialogo con i ferraresi e il cromatismo veneto declinato in una tavolozza rabbuiata, non immune da influenza caravaggesche.
Il percorso si apre con il monumentale fac-simile della pala d'altare con la Sepoltura di Santa Petronilla, commissionata a Guercino per la Basilica di San Pietro, oggi conservata nei Musei Capitolini, emblema del successo dell'artista nella Roma Ludovisi. L’opera è documentata nella sua originale collocazione all’interno della Basilica Vaticana dall’olio su tela di Pietro Francesco Garda che enfatizza la monumentalità del tempio della cristianità attraverso un’elaborata visione prospettica.
Arte sacra, tra pittura e disegni
Nelle sale delle Scuderie del Quirinale si alternano rappresentazioni sacre particolarmente toccanti e potenti ideate Guercino: è il caso del Ritorno del Figliol Prodigo dei Musei Reali di Torino o dell’intensa e contrastata Susanna e i vecchioni, conservata al Prado di Madrid.
Vibranti i disegni a matita, gesso nero, rosso o inchiostro che rivelano l’intenso lavorio che precedeva ogni opera d’arte finita.
Tra i tanti capolavori si segnalano “Il Paesaggio al chiaro di luna” del Nationalmuseum di Stoccolma, presentato per la prima volta accanto al suo pendant recentemente riscoperto; e il Mosè ritratto in piena visione estatica, recente acquisizione al catalogo del pittore centese.
In mostra anche un secondo fac-simile. Si tratta de “La Gloria di San Crisogono”, riproduzione del grande telero originariamente dipinto per l’omonima chiesa a Trastevere e oggi incastonato a venti metri di altezza nella volta di Lancaster House, sede di rappresentanza del Foreign Office britannico.
Dai Musei Vaticani provengono capolavori come la Santa Maria Maddalena Penitente del 1622, la coeva Fiera di Villaggio e l’Incredulità di san Tommaso colta nel momento in cui l’apostolo pone il dito nel costato trafitto di un bellissimo e monumentale Cristo, tra lo stupore, la meraviglia e la curiosità degli altri discepoli.
Et in Arcadia Ego
Il mito dell’Arcadia, terra idillica in cui la generosità della natura offriva all’uomo l’ispirazione poetica e artistica, è rappresentato da Domenichino, Paul Bril e van Dick. Una spensieratezza rotta dalla malinconica “Et in Arcadia Ego”, nella quale in un contrasto tra luce e tenebre, Guercino affronta il tema della Vanitas in un contesto bucolico.
La pittura sacra e a tematica cattolica, centrale nel pontificato Ludovisi, è protagonista della mostra: le canonizzazioni di santi come Ignazio di Loyola, Francesco Saverio e Filippo Neri ispirarono nuove iconografie, rappresentate dalle opere di Guercino e Guido Reni. Il confronto tra le pale d'altare dei due maestri emiliani raffiguranti San Filippo Neri evidenzia il connubio tra classicismo e teatralità proprie del Barocco nascente.
I Ludovisi e l'arte classica
Ampio spazio è dato alla collezione antiquaria Ludovisi con esemplari classici di straordinario valore come l'Ares, l’Afrodite, il Fanciullo che strozza l’oca e la Testa di Marte, provenienti dal Museo Nazionale Romano. Opere che manifestano l'interesse del cardinale Ludovico per l'antichità e il suo ruolo nella promozione di uno stile artistico in dialogo con la classicità.
A questa sezione fanno riscontro dipinti di Paris Bordon, Dosso Dossi, Guido Reni o la sensuale Venere dormiente colta da Giovanni Lanfranco in un sonno profondo, ignara di essere osservata da Cupido e da un amorino che, sollevando un lenzuolo, svelano allo spettatore la bellezza della dea.
I ritratti
A chiudere il percorso sono i ritratti della famiglia Ludovisi e dei principali protagonisti dell'epoca. Tra questi spiccano il sofisticatissimo Cardinal Bentivoglio di van Dyck proveniente dalla Galleria degli Uffizi o le rappresentazioni di Ludovico Ludovisi e Gregorio XV, dalle più intime a quele ufficiali scaturite dal pennello di Guercino: è il caso della vibrante tela del Getty Museum. O ancora i disegni di Ottavio Leoni, magistrali per qualità tecnica e potenza espressiva, e il magnetico e colloquiale Ritratto di monsignor Agucchi di Annibale Carracci.
Un Papa visionario e un artista straordinario
“Questa mostra è un viaggio nel cuore della Roma barocca”, spiega Caterina Volpi, una delle due curatrici della mostra: “Abbiamo voluto raccontare l'incontro tra un Papa visionario e un artista straordinario, esplorando i legami tra la biografia di Guercino e il contesto culturale che ne favorirà il successo”.
Oltre a costituire un’occasione unica per immergersi in un periodo tanto affascinante della storia romana, la mostra offre l’opportunità esclusiva di visitare alcune sale del Casino Ludovisi, tra cui la Sala dell’Aurora, dove campeggia il celebre affresco del Guercino, riprodotto nelle sale espositive. Secondo la curatrice Raffaella Morselli, “La Villa Ludovisi fu non solo un simbolo di prestigioso familiare, ma anche un crocevia di influenze culturali che ispirarono generazioni di artisti.”
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui