Vertice Cpe , Macron all’Europa: “Dobbiamo difendere i nostri interessi”
Gianmarco Murroni - Città del Vaticano
Il vertice della Comunità Politica europea che ha riunito i leader Ue alla Puskas Arena di Budapest, in Ungheria, è arrivato in un momento delicato per l'Europa. A sottolinearlo è stato il presidente francese Macron che riferendosi alla vittoria di Trump dall’altra parte dell’oceano ha rilevato la necessità di una sovranità europea. “L’Europa si svegli. Dobbiamo difendere i nostri interessi. Dobbiamo scrivere noi la nostra storia", è stato il monito di Macron, dando il là a una discussione che, dopo la riunione della Comunità Politica europea, i 27 leader Ue hanno previsto di mettere al centro della cena informale ospitata nel neogotico Parlamento ungherese, sulle rive del Danubio. "Se restiamo erbivori, i carnivori ci divoreranno, dobbiamo almeno essere onnivori", ha ribadito il capo dell'Eliseo, rimarcando come nessuno debba sorprendersi che Trump scelga di difendere gli interessi americani.
Pace giusta in Ucraina
Presente al vertice in Ungheria anche il presidente ucraino Zelensky che ha deciso di recarsi a Budapest per stringere la mano al primo ministro ungherese Orban. Zelensky non ha nascosto i suoi timori: "Nessuno può prevedere cosa farà Trump", ha sottolineato parlando ai leader europei, ai quali ha ribadito l'esigenza di "una pace giusta secondo un piano deciso dall'Ucraina". "Serve un cessate il fuoco e dopo il voto negli Usa sono di più i Paesi europei pro-pace", ha replicato Orban, ma il leader ucraino ha bocciato qualsiasi opzione di cessate il fuoco: "Prima ci deve essere un piano, o si tornerebbe al 2014, e abbiamo visto cosa è successo". Il pericolo, per Zelensky, è che l’Europa rallenti sugli aiuti militari a Kyiv, nell'eventualità di restare senza l’appoggio di Washington.
Crisi in Germania
La linea di Macron è destinata a ridare vigore all’asse franco-tedesco, proprio mentre in Germania è in corso una grave crisi politica, dopo l’allontanamento dal governo dell'ormai ex ministro delle Finanze, il liberale Christian Lindner, e di altri esponenti della sua Fdp. Il cancelliere Olaf Scholz intende presentarsi al Bundestag il 15 gennaio per chiedere una fiducia che rischia di non avere. In vista di eventuali elezioni in primavera si rafforza, dunque, la figura, di Friedrich Merz, leader dei conservatori, che spinge per andare al voto il prima possibile. "Non possiamo permetterci un governo senza maggioranza per diversi mesi", ha dichiarato Merz, che nelle scorse ore ha incontrato Scholz per convincerlo a chiedere la fiducia nei prossimi giorni; in cambio, la Cdu sosterrebbe l'approvazione di alcune leggi non rimandabili, a cominciare proprio dalla finanziaria, su cui si è consumato lo scontro con Lindner.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui