Siria, verso il ritiro le truppe russe. Vertice diplomatico in Giordania sul futuro del Paese
Paola Simonetti - Città del Vaticano
“Siria unificata per costruire la Siria”, è lo slogan scandito ieri, venerdì 13 dicembre, dalla folla in festa nella piazza degli Omayyadi di Damasco, la più grande della città, nel giorno della celebrazione della vittoria dei ribelli sul regime di Bashar al Assad, dopo la prima preghiera del venerdì musulmano. Un paese da ricostruire dopo 13 anni di conflitto, a cui il governo di transizione ha affermato di voler dare un futuro di libertà e pace.
E mentre l’Onu esorta le potenze straniere a lavorare per evitare il crollo delle istituzioni siriane vitali in seguito alla caduta del presidente Assad, emergono nuovi orrori legati al passato regime: nuovi documenti ufficiali rinvenuti riportano i nomi di altre 112 persone morte nelle carceri a causa delle torture. A riferirlo l'Osservatorio siriano per i diritti umani che ha sottolineato come il regime si servisse di "brutali metodi di tortura" contro i detenuti. Crimini sui quali la Difesa civile siriana, organizzazione umanitaria di protezione civile formatasi durante la guerra civile, intenderà "chiedere il conto" ad Assad.
I tavoli diplomatici
Proprio del futuro della Siria si parlerà oggi in Giordania nella città di Aqaba tra diplomatici statunitensi, dell'UE, turchi e arabi in colloqui di alto livello nella città giordana di Aqaba. La Turchia, nel frattempo, ha riavviato l'attività della sua ambasciata a Damasco, così come si appresterebbe a fare anche il Qatar una delegazione del quale visiterà la Siria domani, domenica 15 dicembre, per incontrare funzionari del governo di transizione e discutere di aiuti da convogliare al paese e anche, proprio, del riavvio delle attività dell’ambasciata. Un passo significativo quello del Qatar, che a differenza di altri Stati arabi, non aveva mai ripristinato i legami diplomatici con l’ex presidente siriano Assad dopo la rottura nel 2011.
I preparativi di evacuazione della Russia
Intanto, secondo quando riferito dalla Cnn la Russia starebbe preparando il ritiro dalle sue basi militari in Siria, stando a quanto catturato da l sistenma satellitare Maxar. Le immagini hanno rilevato quelle che appaiono come preparativi per la partenza degli aerei. Presso la base aerea russa di Khmeimim, a Latakia, sulla costa mediterranea della Siria nord-occidentale, erano presenti due aerei da trasporto militare pesante in assetto da carico. Nella stessa base aerea, un elicottero d'attacco veniva smantellato, probabilmente a indicare che era in fase di preparazione per il trasporto. Nel frattempo, parti di un'unita' di difesa aerea venivano impacchettate per il trasporto.
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