Papa e il Muslim Council of Elders: la cultura dell'incontro per rafforzare pace e dialogo
Gabriella Ceraso - Città del Vaticano
Francesco, messaggero di pace, dialogo e fratellanza universale, ha fatto questo pomeriggio il suo ingresso in una della più grandi moschee al mondo per incontrare chi, ad Abu Dhabi, è impegnato in prima persona proprio a tessere tra le comunità musulmane legami di tolleranza e pace, in opposizione alle minacce di settarismo e violenza. E' un incontro privato quello del Papa con il Muslim Council of Elders e ha avuto come scenario l'imponente Grande Moschea dello Sceicco Zayed.
Il Papa al fianco del Grande Imam
Francesco vi è giunto in macchina, dopo aver pranzato alla sua residenza, il Mushrif Palace, al termine della mattinata trascorsa al Palazzo presidenziale per la visita al principe ereditario. Sono da poco passate le 14 in Italia, le 17.00 ad Abu Dhabi. Ad accogliere il Papa un nuovo affettuoso abbraccio dell'amico fraterno, il Grande Imam di al-Azhar: insieme, in pochi minuti, hanno raggiunto l'ingresso di questo imponente luogo di culto, dove riposa dal 2004, anno della morte, il fondatore della nazione, colui che ha donato ricchezza e sviluppo al paese, lo sceicco Zayed.
Un clima cordiale e fraterno
Secondo quanto riferito dal Direttore ad interim della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti, "l’incontro del Santo Padre con il Muslim Council of Elders è durato circa 30 minuti" e si "svolto in un clima particolarmente cordiale e fraterno, in cui è stata sottolineata l’importanza della cultura dell’incontro per rafforzare l’impegno per il dialogo e la pace".
L'incontro è stata l'occasione per Francesco anche per visitare la Grande Moschea col suo magnifico cortile, il "Courtyard Sahan", costellato da quattro minareti e arricchito da materiali preziosi a partire dal marmo della pavimentazione intarsiato di motivi floreali. All'interno, gemme preziose, madreperla, oro, cristalli e uno spazio che può accogliere fino a 40mila fedeli voluto dal primo presidente degli Emirati Arabi Uniti per rispecchiare il desiderio di unire le diversità culturali del mondo islamico con i valori storici e moderni dell'architettura e dell'arte.
Da qui il trasferimento del Papa in auto, ancora insieme al Grande Imam, al Founder's Memorial dove avrà luogo l'incontro interrreligioso, alla presenza del principe ereditario e di numerosi leaders di diverse confessioni.
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