L'appello del Papa per le terre ferite dalla guerra, il Libano è un "messaggio martoriato"
Antonella Palermo - Città del Vaticano
Alla fine della celebrazione eucaristica con cui si conclude il viaggio papale nel cuore dell'Europa, dopo le parole di ringraziamento dell'arcivescovo di Bruxelles, il Pontefice, che continua a seguire "con dolore e con tanta preoccupazione" l’allargamento e l’intensificazione del conflitto in Libano, non si stanca di esprimere il fermo desiderio che si plachino i conflitti nel mondo, diventato ormai una polveriera.
Il Libano è un messaggio martoriato
In particolare, la escalation della guerra nel Paese dei Cedri occupa i pensieri e le preghiere di Francesco all'Angelus:
Il Libano è un messaggio, ma in questo momento è un messaggio martoriato e questa guerra fa effetti devastanti sulla popolazione: tante, troppe persone continuano a morire giorno dopo giorno, in Medio Oriente. Preghiamo per le vittime, per le loro famiglie, preghiamo per la pace. Chiedo a tutte le parti che si cessi immediatamente il fuoco in Libano, a Gaza, nel resto della Palestina, in Israele. Si rilascino gli ostaggi e si permetta l’aiuto umanitario. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina.
Il fenomeno migratorio è opportunità di fraternità
E nella odierna Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebra sul tema “Dio cammina con il suo popolo”, dal Belgio che, ricorda il Papa, "è stato ed è tuttora mèta di tanti migranti", il rinnovo di un appello all’Europa e alla Comunità internazionale:
Considerare il fenomeno migratorio come una opportunità per crescere insieme nella fraternità, e invito tutti a vedere in ogni fratello e sorella migrante il volto di Gesù che si è fatto ospite e pellegrino in mezzo a noi.
Il grazie per l'accoglienza nel cuore dell'Europa
Al culmine di un viaggio apostolico attraversato da questo anelito di cui la guida della Chiesa universale continua a farsi instancabile portavoce, l'affidamento all'intercessione di Maria resta porto sicuro e consolante appoggio spirituale. Alla fine della Messa nel King Baudouin Stadium di Bruxelles, il ringraziamento di Francesco per i Reali del Belgio e di Granduchi del Lussemburgo, ma anche per tutti coloro che hanno voluto partecipare, venuti da Olanda, Germania, Francia.
Ed estendo il mio “grazie” a tutti coloro che, in molti modi, hanno collaborato all’organizzazione di questa visita; in modo speciale agli anziani e ai malati che hanno offerto le loro preghiere.
Apertura del processo di beatificazione per Re Baldovino
Inoltre, il Pontefice annuncia una notizia che rallegra enormemente il popolo belga: al suo rientro a Roma sarà avviato il processo di beatificazione di Re Baldovino:
Che il suo esempio di uomo di fede illumini i governanti. Chiedo che i vescovi belgi si impegnino per portare avanti questa causa.
L'affidamento a Maria, sede della sapienza del Vangelo
Con l'incoraggiamento ad andare avanti sulla via della speranza - “en route, avec Espérance”! - il Papa invita a recitare la preghiera mariana dell'Angelus sottolineandone il valore perché "sintesi del mistero cristiano". Una preghiera, ricorda, molto popolare in passato che "merita di essere riscoperta" e di essere inserita "in mezzo alle occupazioni quotidiane".
Ve la consegno, specialmente ai giovani, e vi affido tutti alla nostra Madre Santissima, che qui, accanto all’altare, è raffigurata come Sede della Sapienza. Sì, abbiamo bisogno della sapienza del Vangelo! Chiediamola spesso allo Spirito Santo.
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