L'apertura dell'Ecu Film Fest 2024 a Maenza (Latina), nella quale è stato letto il telegramma del cardinale Pietro Parolin con un messaggio e la benedizione di Papa Francesco L'apertura dell'Ecu Film Fest 2024 a Maenza (Latina), nella quale è stato letto il telegramma del cardinale Pietro Parolin con un messaggio e la benedizione di Papa Francesco

Ecu Film Fest, il Papa: formare i giovani al dialogo e alla convivenza pacifica

Nel telegramma letto ieri all’apertura della rassegna che propone film, incontri ed esperienze per le scuole - in corso fino al 24 novembre a Maenza, in provincia di Latina - Francesco auspica che l’appuntamento “susciti una rinnovata riflessione a sostegno della fratellanza umana e del rispetto reciproco”. Domani il convegno interreligioso e il lancio del manifesto per la “Pace e uguaglianza tra i popoli”

Alessandro Di Bussolo - Città del Vaticano

L’auspicio del Papa è che la “significativa rassegna cinematografica” dell’Ecu Film Fest, giunto alla terza edizione, susciti una rinnovata riflessione a sostegno della fratellanza umana e del rispetto reciproco, favorendo una formazione delle nuove generazioni che abbia come principi i sani valori del dialogo e della convivenza pacifica”. Il telegramma con la benedizione apostolica di Francesco, a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, viene letto nel castello baronale di Maenza (in provincia di Latina), all’apertura della rassegna di film, incontri ed esperienze per le scuole, sul tema “Il ruolo delle religioni nell’educazione alla pace”, in programma dal 21 al 24 Novembre. Il Pontefice, nel messaggio inviato al presidente del Festival, il regista Gjon Kolndrekaj, incoraggia tutti i partecipanti “a percorrere cammini di conoscenza fondati sulla fiducia, divenendo così artefici di una società solidale e armoniosa”.

Il convegno interreligioso di sabato 23 novembre

Argomenti che saranno approfonditi domani pomeriggio, 23 novembre, a Maenza, città dove San Tommaso d’Aquino ha trascorso gli ultimi giorni di vita, nel convegno “Custodire la speranza in tempi di guerra. Dialogo interreligioso e sicurezza delle comunità”. Interverranno padre Gian Maria Polidoro, il frate minore fondatore dell’Associazione Assisi Pax International e consigliere ecclesiale dell’Ecu Film Fest, Eva Ruth Palmieri, per la Comunità ebraica di Roma, l’imam della Moschea di Roma Nader Akkad, l’abate Dario Doshin Girolami, del Centro Zen l’Arco di Roma, l’archimadrita Symeon Katsinasm, della Chiesa ortodossa greca di San Teodoro al Palatino, per gli induisti Shivaraja Deva, per i bahà’ì Guido Morisco, e per Religions for Peace Italia, partner dell’Ecu Fest, il presidente Luigi De Salvia. Dal Castello Baronale di Maenza sarà lanciato inoltre il manifesto “Pace e Uguaglianza tra i Popoli”.

La rassegna dei film aperta con Chaplin

Ieri sera, il programma delle proiezioni si è aperto con “Il grande dittatore" di Charlie Chaplin, con il suo potente monito contro l’odio e la guerra. Nel celebre discorso finale, il protagonista si rivolge ai soldati con un invito alla compassione e al rispetto della dignità umana: “Soldati! Non siete bestie! Siete uomini! Voi portate l’amore dell’umanità nel cuore. Voi non odiate. Ricordate che nel Vangelo di Luca è scritto: ‘Il Regno di Dio è nel cuore dell’Uomo’ “. Quindi, nei pomeriggi di venerdì, sabato e domenica, in successione, “P.O.P. Peace of Peace”, il cartone animato scritto da otto studenti israeliani e otto palestinesi, aiutati da animatori italiani, con musiche di Noah e Rim Banna, e realizzato dall’Ufficio per la Pace a Gerusalemme del Comune di Roma nel 2004. Due bambini, in groppa a un cammello magico, attraversano i luoghi della guerra, trasformandoli in spazi di gioia e di pace. Una pellicola che indica come il vero conflitto è tra chi vuole la guerra e chi vuole la pace. Poi “I figli di Gjergj Kastrioti Skanderbeg” di Vranin Gecaj conduce tra le comunità arbëreshë in Italia, che da 500 anni mantengono vive le loro radici e tradizioni. Un docu-film che celebra il valore della memoria, della cultura e della fede che resistono al tempo, come un ponte tra popoli e generazioni. E infine “Sarah e Saleem - laddove nulla è possibile”, del regista palestinese Muayad Alayan. Un racconto intimo di un amore proibito tra una donna israeliana e un uomo palestinese a Gerusalemme, che si fa metafora della difficile convivenza tra due popoli. Un richiamo alla necessità di vedere l’altro oltre le divisioni.

I corti dei giovani dello Youth Film Festival

Chiude la rassegna una selezione di cortometraggi, realizzati da giovani di oltre 60 Paesi nel mondo per il Youth Film Festival-Salesiani di Don Bosco, il cui direttore artistico è don Harris Pakkam, in collaborazione con Ecu Film Fest. Lo spazio dedicato ai giovani è inotre fitto di incontri, oltre alla Mostra dedicata ai 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, allestita in collaborazione con l’associazione Aire, sono in programma proiezione di cartoon, film e cortometraggi sul tema della pace.

Per la comunicazione premi a Vatican News e Cetera

Nel corso dell’Ecu Film Fest 2024, gli organizzatori premieranno alcune istituzioni e personalità. Il riconoscimento speciale della Palma Bianca 2024 dell’Associazione Assisi Pax International, di padre Polidoro, viene assegnato alla Croce Rossa Italiana in occasione dei 160 anni dall’istituzione. Per la comunicazione, viene premiato Vatican News, il portale multimediale della Santa Sede, per il suo impegno nel dare voce alle iniziative di dialogo, pace e solidarietà per i conflitti in corso, dall’Ucraina al Medio Oriente fino alle “guerre dimenticate”. Un riconoscimento per il costante, concreto, incessante impegno in una terra tormentata andrà a padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia francescana di Terra Santa. Verrà premiato anche Roberto Cetera, vaticanista dell’Osservatore Romano, inviato a Gerusalemme.  Inoltre, riconoscimenti andranno a Francis Kuria Kagerna, segretario generale di Religions for Peace; “Ditelo sui Tetti” il network per il dialogo con le Istituzioni a tutela della vita e della famiglia.

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22 novembre 2024, 12:15