Il Papa: Acutis e Frassati santi nel Giubileo. In Vaticano un evento sui diritti dei bambini
Salvatore Cernuzio - Città del Vaticano
Il millennial e lo studente, due giovani, due laici, entrambi santi durante il Giubileo. Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati, modello e punto di riferimento per la fede di migliaia di giovani in tutto il mondo, saranno canonizzati il prossimo anno: Acutis durante la Giornata degli adolescenti, in programma dal 25 al 27 aprile, Frassati nella Giornata dei Giovani che sarà dal 28 luglio al 3 agosto. Il Papa lo ha annunciato questa mattina, 20 novembre, al termine dell’udienza generale, suscitando un fragoroso applauso in una Piazza San Pietro gremita da migliaia di fedeli riparati sotto gli ombrelli. Tra loro, anche alcuni bambini provenienti da scuole cattoliche di Roma, comunità indonesiana, scuole della pace di Sant’Egidio e Auxilium, membri del comitato organizzatore di un grande evento che si terrà in Vaticano il 3 febbraio: l’Incontro mondiale dei diritti dei bambini, dal titolo “Amiamoli e proteggiamoli”, che vedrà la partecipazione di esperti e personalità di diversi Paesi. Anche quello il Papa lo ha comunicato a fine udienza di oggi, Giornata internazionale per i Diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza, e anche questa notizia è stata salutata da un forte applauso e da un fuori programma: la corsa del gruppo di bambini dalla prima fila del sagrato verso il palco del Pontefice per salutarlo e ringraziarlo.
Sarà l’occasione per individuare nuove vie volte a soccorrere, proteggere milioni di bambini ancora senza diritti che vivono in condizioni precarie, vengono sfruttati e abusati e subiscono le conseguenze drammatiche delle guerre
Un evento in Vaticano per i diritti dell'infanzia
“C’è un gruppo di bambini che sta preparando questa giornata. Grazie a tutti voi che state facendo questo!”, ha detto il Papa indicando il gruppetto di ragazzini e ragazzine con i cappellini gialli e il cartellone “Ruoti per la Pace”, accompagnati da padre Enzo Fortunato e Aldo Cagnoli, entrambi organizzatori della GMB, la prima Giornata mondiale dei bambini che si era svolta nel maggio scorso allo Stadio Olimpico.
Subito dopo le parole del Papa, una bambina si è distaccata dal gruppo ed è corsa prima fra tutte verso la scalinata della Basilica: “Si vede che c’è una coraggiosa…”, ha sorriso Francesco. “Adesso vengono tutti!”, ha esclamato vedendo l'intero gruppetto correre verso di lui per andare a ringraziarlo, a nome di tutti i coetanei, di questa iniziativa che, oltre alla GMB, in qualche modo prosegue l’impegno del Summit sulla Protezione dei minori del 2019 in Vaticano. Proprio oggi il Papa ha istituito il Comitato per l'evento che sarà organizzato in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio e la cooperativa sociale Auxilium. Presidente è padre Fortunato che commenta: "Un grazie a Papa Francesco. Tutto ciò è segno di testimonianza e attenzione verso il futuro dei piccoli del mondo... Papa Francesco continua a richiamare il mondo a una nuova attenzione verso i piccoli, sempre più spesso vittime delle guerre e delle loro conseguenze. Al Papa i bambini del mondo dicono semplicemente: grazie".
Le canonizzazioni
All'udienza il piccolo Francesco (“Ti chiami come me!”, ha esclamato il Papa) e tutti gli altri coetanei hanno stretto la mano al Pontefice e si sono scattati insieme una foto. Finito il fuori programma Jorge Mario Bergoglio, ancora col pensiero ai più piccoli, ha quindi voluto dare l’annuncio delle due canonizzazioni.
Voglio dire che l’anno prossimo nella Giornata dei bambini e degli adolescenti canonizzerò il beato Carlo Acutis e nella giornata dei giovani, l’anno prossimo, canonizzerò il beato Pier Giorgio Frassati
Due santi "giovani"
Lo scorso 23 maggio Papa Francesco aveva approvato il decreto per la canonizzazione di Carlo Acutis, il giovane laico innamorato dell’Eucaristia con una passione dell’informatica, definito da molti “un influencer della santità”. Nel Concistoro ordinario del 1° luglio aveva annunciato che sarebbe stato elevato agli onori degli altari “in data da destinarsi”. Il vescovo di Assisi, Domenico Sorrentino aveva anticipato nei mesi scorsi che la Provvidenza – ha detto il vescovo - ha voluto che la proclamazione della sua santità, la ‘canonizzazione’, avvenisse nell’anno del Giubileo che tra qualche mese comincerà”.
Frassati, giovane studente torinese, terziario domenicano e membro di vincenziani, Fuci e Azione Cattolica, è invece uno dei più noti beati tra le nuove generazioni di cattolici, considerato uno dei santi “sociali” italiani. Membro di una famiglia agiata, dedito alla preghiera e ai fragili, era anche un valido sportivo: “Un alpinista... tremendo”, lo definì Giovanni Paolo II che volle beatificare nel 1990 questo “ragazzo delle otto Beatitudini”. Ora un altro Pontefice, dalle origini piemontesi, lo eleva agli onori degli altari in un anno dedicato a recuperare la speranza. Quella che sia Acutis che Frassati hanno predicato, non a parole ma con la vita.
Festa ad Assisi e nell'Azione Cattolica
Intanto sono suonate le campane a festa per la canonizzazione di Acutis nella città Assisi, la terra di San Francesco a cui il giovane futuro santo era profondamente legato e dove sono custodite le sue spoglie nel Santuario della Spogliazione. “Assisi esulta", dichiara il vescovo Sorrentino, "sento questo momento come una grazia per la nostra Chiesa, la Chiesa italiana e del mondo intero. La Chiesa e specialmente i giovani sentono Carlo come un raggio di luce, come lo sono stati Francesco e Chiara sulle cui orme egli è venuto a santificarsi e ora riposa. È stato davvero originale non fotocopia, ha voluto conformarsi pienamente a Gesù, ha voluto essere un sorriso di Dio e una calamita di santità per i giovani".
"Immensa gioia e profonda gratitudine" le esprimono pure la Presidenza nazionale dell’Azione cattolica italiana per la canonizzazione di Frassati. "La santità di questo giovane di Azione cattolica - a un secolo dalla morte, avvenuta a Torino il 4 luglio 1925 - ancora oggi scalda i cuori e motiva i giovani a mettere al centro della loro vita l’amore di Dio e un servizio generoso e appassionato per il prossimo", si legge in una nota. "La sua regola di vita, 'lasciarsi coinvolgere', è un monito contro l’indifferenza e l’isolamento, l’invito a sperimentare l’apertura del cuore da lui incarnata, uno spiraglio prezioso per entrare veramente in contatto con le persone e la realtà intorno a noi. Specialmente per i più giovani, che quotidianamente si misurano con le tante insicurezze che minacciano la loro capacità di sognare il futuro, nell’opacità del disinteresse per il bene comune, nell’apatia che ogni tanto travolge le esistenze, il beato Pier Giorgio Frassati è esempio di persona che costruendo la sua vita sulla libertà ha saputo dimostrare che in poco tempo si possono raggiungere mete alte".
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