Il Papa recita l'Angelus dalla Cappella di Casa Santa Marta Il Papa recita l'Angelus dalla Cappella di Casa Santa Marta  (VATICAN MEDIA Divisione Foto)

Francesco: nessun bambino è un errore, impariamo a stupirci del dono della vita

All'Angelus, recitato da Santa Marta a causa di un raffreddore, il Papa rassicura sulle sue condizioni: "Sto migliorando". Ricorda l'incontro tra Maria ed Elisabetta, "donne felici per il dono straordinario della maternità". La loro contemplazione è uno stimolo a riconoscere come vicini "i segni prodigiosi dell’azione salvifica di Dio". Poi, un passaggio sulla tradizionale benedizione dei Bambinelli: "Possiamo chiederci: io ringrazio il Signore perché si è fatto uomo come noi?"

Edoardo Giribaldi - Città del Vaticano

Maria ed Elisabetta, "donne felici per il dono straordinario della maternità". Il loro gioioso incontro può apparire contrapposto alla "nostra esperienza" quotidiana, dove "non si verificano normalmente miracoli così grandi". Il loro abbraccio diventa invece uno stimolo a riconoscere "i segni prodigiosi dell’azione salvifica di Dio". La sua presenza "vicino a noi", nel "dono della vita", poiché "nessun bambino è un errore".

A pochi giorni dal Natale, Papa Francesco recita l'Angelus dalla Cappella di Casa Santa Marta, a causa del freddo intenso e di un raffreddore. "Mi dispiace non essere con voi in piazza. Sto migliorando", rassicura, "si devono prendere le precauzioni". La sua riflessione si concentra sulla visita che Maria, dopo l'annuncio dell'Angelo, riserva alla sua anziana parente Elisabetta. La prima, ricorda Francesco "ha da poco concepito Gesù, il Salvatore del mondo"; la seconda, "nonostante l'età avanzata, porta in grembo Giovanni, che preparerà la via davanti al Messia".

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Non cedere all'indifferenza di fronte al miracolo della vita

Una felicità, quella di Maria ed Elisabetta, che, ammonisce il Papa, potrebbe apparire distante. I "miracoli così grandi" vissuti dalle due donne "non si verificano normalmente nella nostra esperienza". La loro contemplazione, tuttavia, deve rappresentare un aiuto a "riconoscere" la prossimità di Dio e del "suo amore". Un esempio concreto di questo legame è "il dono di ogni vita, di ogni bambino, della sua mamma". Francesco ricorda una "bella" scritta apparsa nel programma "A sua immagine": "nessun bambino è un errore!"

“Nella Piazza, ci saranno anche oggi delle mamme coi loro bambini, e forse ce n’è anche qualcuna che è in “dolce attesa”. Per favore, non restiamo indifferenti alla loro presenza, impariamo a stupirci della loro bellezza”

"Benediciamo le mamme e diamo lode a Dio per il miracolo della vita!", incoraggia il Papa, ricordando il gesto di "speranza e rispetto" che si riserva alle donne incinte sugli autobus. "Subito", si cede loro il posto.

Ritrovare la gioia del Natale in ogni maternità

Luci, addobbi, musica, contribuiscono a creare "un clima festoso" in vista del Natale. È una gioia che, secondo Francesco, possiamo ritrovare "ogni volta che incontriamo una madre che porta in braccio o in grembo il suo bambino". È la stessa felicità che Elisabetta esprime esclamando "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!", e Maria cantando "L'anima mia magnifica il Signore".

“Sia benedetta ogni maternità, e in ogni mamma del mondo sia ringraziato ed esaltato il nome di Dio, che affida agli uomini e alle donne il potere di donare la vita ai bambini”

L'Angelus del Papa proiettato sugli schermi di Piazza San Pietro
L'Angelus del Papa proiettato sugli schermi di Piazza San Pietro

"Ringrazio il Signore perché si è fatto uomo come noi?"

Riguardo la tradizionale benedizione delle statuine dei Bambinelli in Piazza San Pietro, il Papa invita a porsi alcuni domande: "Ringrazio il Signore perché si è fatto uomo come noi, per condividere in tutto, eccetto il peccato, la nostra esistenza? Io lodo il Signore e lo benedico per ogni bambino che nasce? Quando incrocio una mamma in “dolce attesa” sono gentile? Sostengo e difendo il valore sacro della vita dei piccoli fin dal loro concepimento nel grembo materno?" Il Papa mostra poi il suo personale Bambinello, un dono dell'arcivescovo di Santa Fe, realizzato dagli aborigeni ecuadoriani. A Maria, in conclusione, Francesco domanda la capacità di "provare stupore e gratitudine davanti al mistero della vita che nasce".

Un Bambinello presente per la benedizione in Piazza San Pietro
Un Bambinello presente per la benedizione in Piazza San Pietro

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22 dicembre 2024, 12:46

L’Angelus è una preghiera recitata in ricordo del Mistero perenne dell’Incarnazione tre volte al giorno: alle 6 della mattina, a mezzogiorno e alla sera verso le 18, momento nel quale viene suonata la campana dell’Angelus. Il nome Angelus deriva dal primo versetto della preghiera – Angelus Domini nuntiavit Mariae – che consiste nella lettura breve di tre semplici testi che vertono sull’Incarnazione di Gesù Cristo e la recita di tre Ave Maria. Questa preghiera è recitata dal Papa a Piazza San Pietro a mezzogiorno la domenica e nelle Solennità. Prima della recita dell’Angelus, il Pontefice tiene anche un breve discorso prendendo spunto dalle Letture del giorno. Seguono i saluti ai pellegrini.
Dalla Pasqua fino a Pentecoste, al posto dell’Angelus viene recitato il Regina Coeli, che è una preghiera in ricordo della Risurrezione di Gesù Cristo, al termine della quale viene recitato il Gloria per tre volte.

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