Il Papa: la carità è motore di cambiamento sociale, non filantropia
Isabella Piro – Città del Vaticano
Andare oltre il bene concreto per trasformare la società dal suo interno: è questa la sfida che Papa Francesco indica ai circa cento membri della Caritas diocesana di Toledo, in Spagna, ricevuti in udienza stamani, 5 dicembre, nella Sala del Concistoro. L’occasione dell’incontro è il 60° anniversario dell’organismo caritativo, istituito il 2 giugno 1964.
LEGGI QUI IL DISCORSO INTEGRALE DEL PAPA
La sfida di trasformare la società
Un “servizio alla carità” per il quale il Pontefice esprime apprezzamento nel suo discorso pronunciato in lingua spagnola, con una sottolineatura fondamentale:
Un compromiso va más allá del bien concreto que se le puede hacer a una persona…
"L’impegno nella carità - spiega - va oltre il bene concreto che si può fare alla persona, assumendo la sfida di essere motore di cambiamento all’interno della società attraverso la diffusione dello spirito di carità e giustizia"
L'obiettivo è "risvegliare in tutti coloro che hanno buona volontà una coscienza più fraterna” che a volte è “addormentata” o “non cresce”.
La carità come strumento di evangelizzazione
In questo modo, aggiunge Francesco, si evita il rischio di essere solo “un esempio di senso civico e filantropia” per diventare qualcosa di più alto valore, ossia “strumenti di evangelizzazione”. Ciò è possibile attraverso un linguaggio universale, quello della carità:
Las obras de caridad no necesitan traductor…
“Le opere di carità non hanno bisogno di un traduttore, non c'è un dizionario per tradurle - ribadisce il Papa -. È un linguaggio universale, comprensibile a tutti, scritto con la testimonianza e l’impegno di tutti gli agenti di Caritas, impegnati con Gesù Cristo e con il suo Vangelo”.
Collaborazione e sinodalità
L’obiettivo è “alto”, prosegue, e richiede “il lavoro artigianale” di ciascuno, basato su una formazione “umana e spirituale” che consenta di guardare “con solidarietà ai problemi sociali” seguendo la bussola della Dottrina sociale della Chiesa e operando in “spirito di collaborazione e sinodalità con tutte le realtà pastorali diocesane”.
La saggezza nasce anche dall’ascolto dei bisognosi
Infine, Francesco incoraggia i membri della Caritas di Toledo ad essere “maestri di quella saggezza di cui il mondo ha bisogno”, ovvero quella che si apprende da Cristo, dalla preghiera, dal Vangelo e dall’ascolto dei bisognosi. In un mondo in cui “la stoltezza si vende e si compra” a caro prezzo, conclude, l’esortazione è a restare accanto a chi “non ha dove posare il capo e non trova accoglienza”.
Alcuni dati
Secondo i dati del Rapporto economico della Caritas diocesana di Toledo nel 2023, pubblicati sul rispettivo sito web, nell’arcidiocesi locale sono presenti 116 Caritas parrocchiali, 2 Caritas interparrocchiali e 5 centri diocesani. Nel 2023, grazie al lavoro di 1.221 volontari e 72 operatori, sono state supportate 23.526 persone ed assistiti in forma diretta 10.517 bisognosi in tutta l’arcidiocesi. Stanziati infine 5,3 milioni di euro per rispondere alle diverse forme di povertà.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui