Il Papa: la pace nasce dalla misericordia, apriamoci a nuovi rapporti fraterni
Edoardo Giribaldi – Città del Vaticano
La “pace, tanto desiderata”, nasce dalla misericordia, una luce che illumina il cammino quaresimale e apre i cuori a “nuovi rapporti fraterni”. Questo è l’auspicio che Papa Francesco esprime oggi, 27 marzo, nel suo messaggio ai partecipanti al XXXV Corso sul Foro interno, organizzato dalla Penitenzieria Apostolica. Gli incontri, che si sono aperti il 24 marzo e proseguiranno fino al 28, si svolgono presso la basilica romana di San Lorenzo in Damaso, annessa al Palazzo della Cancelleria, e sono rivolti principalmente a sacerdoti e candidati prossimi agli Ordini sacri.
Il tempo liturgico che precede la Pasqua è un periodo di “conversione”, “penitenza” e “accoglienza”. Una dimensione, quest’ultima, che abbraccia anche la misericordia, la cui celebrazione rappresenta un autentico “privilegio”.
Dio ci ha fatti ministri di Misericordia per sua grazia, un dono che accogliamo perché siamo stati, e siamo, noi per primi oggetto del suo perdono.
Il Papa esorta ad essere “uomini di preghiera”, poiché in essa risiedono le “radici” di ciascuna “azione ministeriale”. È un compito che comporta anche una grande responsabilità, poiché prosegue “l’opera di Gesù”, che — come ricorda Francesco citando il Vangelo di Giovanni — “ancora e sempre ripete: ‘Nemmeno io ti condanno, va’ e d’ora in poi non peccare più’”.
Una Parola “liberante”, che il Papa auspica possa risuonare con forza nell’Anno giubilare in corso.
Per il rinnovamento dei cuori, che sgorga dalla riconciliazione con Dio e apre a nuovi rapporti fraterni. Anche la pace, tanto desiderata, nasce dalla Misericordia, come la speranza che non delude.
Francesco conclude il suo messaggio benedicendo e ringraziando i partecipanti per il loro “indispensabile ministero sacramentale”.
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