Ep. 39 – Le chiavi di Pietro - "Accidia"
La parola di questo episodio, “accidia”, è paradossale: ci riguarda da vicino ma non la conosciamo. Forse ci ricordiamo che Dante nel VII canto dell’Inferno mette gli accidiosi nella palude Stigia, ma la confondiamo con la pigrizia o la noia. In realtà, è un male spirituale più profondo e pericoloso ed è forse quello più diffuso nella nostra epoca. In chiave spirituale è “un venire meno della vigilanza, la mancata custodia del cuore” afferma il Catechismo della Chiesa cattolica. Uno dei sette “vizi capitali” alimentato dalla presunzione che può condurre – addirittura - alla morte dell’anima. Per l’accidioso tutto è vano, nulla ha senso, come racconta Papa Francesco nella catechesi all’udienza generale del 14 febbraio 2024.
"La sua definizione, a partire dal termine greco akedia, 'mancanza di cura', può aiutarci a capire cos'è l'accidia", spiega il monaco benedettino p. Adalberto Piovano. "Mancanza di cura della propria vita, mancanza di cura per il proprio corpo, mancanza di cura per i propri impegni. Tutto in qualche modo è fatto senza misura, disordinato, senza una disciplina, ma soprattutto mancanza di cura della propria interiorità. Perché di fatto l'accidia colpisce proprio il cuore della vita: quella dimensione profonda in cui noi ci mettiamo in relazione sia con la vita, sia con gli altri, ma soprattutto con Dio".
"L'accidia ci riguarda. Non si decide di essere accidiosi, lo si diventa. Non si vive, non si ama, non si soffre, non ci si butta nella vita", spiega Laura Bottari, psicologa e psicoterapeuta. "E c'è una fase della vita in particolare, che è proprio l'adolescenza, in cui si può incontrare l'accidia con più inquietudine". "L'adolescente che fa fatica a essere presente a sé stesso - spiega - ha bisogno di un adulto che sia con lui nel 'qui e ora' e nell'autenticità. Possiamo pensare e sperare che i nostri adolescenti, annoiati, accidiosi, possano rispondere al richiamo della vita solo se c'è un adulto che stia lì con loro, dove sono loro, per aiutarli a prendere in mano la propria esistenza".
Sono citati in questo episodio:
Papa Francesco
Udienza generale del 14 febbraio 2024
Omelia Casa Santa Marta del 24 marzo 2020
Papa Giovanni Paolo II
Udienza al personale dell'ospedale Fatebenefratelli, 5 aprile 1981
Papa Pio XII
Radiomessaggio in occasione del Natale, 24 dicembre 1955
Con la collaborazione dell'Archivio Editoriale Multimediale - Radio Vaticana