Béré e Taylor: chi sono i vincitori del Premio Ratzinger
La IX edizione del Premio Ratzinger è andata al teologo africano Paul Béré e al filosofo canadese Charles Margrave Taylor. Il riconoscimento è assegnato dalla Fondazione vaticana che, dal 2010, promuove gli studi e le pubblicazioni del pensiero di Joseph Ratzinger - Benedetto XVI e, più in generale, sostiene la ricerca in teologia e nelle discipline affini. “Quest’anno si è voluta privilegiare la filosofia nella sua riflessione sulla fede nel mondo contemporaneo e si è voluta mettere in evidenza la teologia africana, con la sua missione importantissima per l’inculturazione del Vangelo e la missione di evangelizzazione nel continente africano” ha detto il presidente della Fondazione, padre Federico Lombardi, annunciando l’evento in Sala Stampa della Santa Sede a fine settembre.
Béré: gli anni della formazione
Paul Béré, originario del Burkina Faso ma nato il 28 marzo 1966 in Costa d’Avorio, ha compiuto la sua prima formazione filosofica e teologica proprio in Burkina Faso. È entrato nella Compagnia di Gesù nel 1990, completando gli studi con il dottorato all’Istituto Biblico di Roma. Lì, dal 2007, ha insegnato Antico Testamento e lingue bibliche, come pure all’Istituto teologico dei gesuiti ad Abidjan.
La teologia in Africa
A lui si devono diverse iniziative importanti per lo sviluppo della teologia in Africa, come colloqui internazionali e incontri di esegeti, costituzione della prima Facoltà teologica dei gesuiti in Africa, avvio di una rivista per la promozione della ricerca teologica africana. Paul Béré ha collaborato come esperto a diversi Sinodi dei vescovi ed è stato consultore della Segreteria generale del Sinodo (2009-2014). Dal 2018 è membro della Commissione internazionale per il dialogo con la Chiesa anglicana. È anche membro di diverse associazioni di teologi, fra cui l’Associazione dei teologi africani e l’Associazione panafricana degli esegeti cattolici. È il primo teologo africano a ricevere il Premio Ratzinger.
Taylor: il percorso accademico
Charles Margrave Taylor è nato a Montréal, in Canada, il 5 novembre 1931. Ha compiuto gli studi accademici presso la McGill University di Montréal e poi all’Università di Oxford, conseguendovi il dottorato in filosofia. Ha insegnato ad Oxford, alla Université de Montréal e alla McGill, di cui è professore emerito. Oltre alla storia della filosofia, si è dedicato soprattutto alla filosofia politica e a quella delle scienze sociali.
La secolarizzazione
I suoi contributi più noti riguardano le aree del comunitarismo, del cosmopolitismo e dei rapporti fra religione e modernità, in particolare la tematica della secolarizzazione, di cui è considerato uno degli studiosi più autorevoli. Fra le sue opere si possono ricordare: Sources of the Self (1989); A Secular Age (2007); The Language Animal (2016). Ha ricevuto molti riconoscimenti e premi internazionali. È cattolico, partecipa a numerosi convegni e dibattiti ed ha anche partecipato a un incontro nell’ambito del “Cortile dei Gentili” sul tema “La piazza e il tempio”.
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