Presunti abusi al Preseminario S. Pio X, l’ex allievo conferma le accuse
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
Si è tenuta questa mattina, presso il Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, la settima udienza del processo per presunti abusi sessuali nel quale sono imputati don Gabriele Martinelli, 28 anni, e l’ex rettore del Preseminario San Pio X, don Enrico Radice, oggi 71 enne, entrambi incardinati nella diocesi di Como, che, già interrogati in aula, hanno negato ogni addebito. Nel corso dell’udienza, durata più di quattro ore, dalle 9.55 alle 14.20, con una pausa a mezzogiorno, è stato ascoltata la presunta vittima, L.G., di sette mesi più giovane di don Martinelli, che avrebbe subito abusi ripetuti dall’ex compagno del Preseminario, dal 2007 al 2012, nei sei anni di permanenza nell’istituto. In aula l’uomo, che oggi è assistente di volo e vive a Dubai, ha confermato tutte le accuse.
Presenti in aula i due imputati
Il giudice Bonzone, a nome del presidente del Tribunale Giuseppe Pignatone, lo ha interrogato per quasi due ore, prima del promotore di giustizia e degli avvocati. Con tutti L.G. ha ricostruito 6 anni di molestie ed abusi subiti da Gabriele Martinelli, presente in aula, quando l’imputato aveva tra i 14 e i 20 anni, ed entrambi erano allievi del Preseminario situato in Vaticano, nel palazzo san Carlo. Presente in aula anche l’ex rettore don Radice, oggi cappellano in un Hospice a Como, accusato di aver intralciato le indagini.
Gli abusi sarebbero iniziati alla fine del 2006
L.G. ha confermato, come già dichiarato in fase istruttoria al promotore di giustizia, che gli abusi sarebbero iniziati tra la fine dicembre 2006 e gennaio 2007. Don Martinelli si sarebbe introdotto nella stanza e avvicinato alla vittima mentre dormiva: “Fu uno shock, ero un ragazzino - ha dichiarato L.G. - ero bloccato, non riuscivo a reagire, come se la mente fosse staccata dal corpo”. Nessun compagno di stanza, ha raccontato “ha mai reagito: o dormivano bene o facevano finta”. “Mi sentivo impotente e alla fine mi rassegnavo alla violenza - ha spiegato - avevo paura che i compagni lo vedessero nel letto, per vergogna e perché non volevo essere tacciato di omosessualità. Avevo anche paura che il rettore mi mandasse a casa”.
Prossima udienza il 26 marzo
Annullata l’udienza di domani, 18 marzo, dedicata al sopralluogo al Preseminario, a causa della pandemia. Il Tribunale chiederà documentazione planimetrica e fotografie della struttura. La prossima udienza è fissata per il 26 marzo alle 10, per ascoltare, come testimoni, monsignor Vittorio Lanzani, delegato della Fabbrica di san Pietro, e K. J., l’ex allievo che per primo ha denunciato i presunti abusi in tv a “Le Iene”. L’avvocato di parte civile Imparato ha chiesto di citare in giudizio, per responsabilità civile, la diocesi di Como. Il Tribunale si è riservato di decidere.
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