Gallagher a Kiev nel secondo giorno di missione in Ucraina
Stefano Leszczynski - Leopoli
Secondo giorno di missione in Ucraina per monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati, giunto nel Paese per testimoniare la vicinanza e l’empatia di Papa Francesco nei confronti di un popolo in guerra ormai da 85 giorni. Nella capitale Kiev, tappa di questa giornata, lo attendono numerosi incontri istituzionali e la visita a diversi luoghi divenuti simbolo delle atrocità della guerra.
A Leopoli l’abbraccio con i profughi
In un clima di grande partecipazione e raccoglimento si è conclusa la prima giornata di visita di monsignor Gallagher, ricevuto dall’arcivescovo cattolico di Leopoli, monsignor Mieczysław Mokrzycki. Il presule ha potuto visitare due centri per sfollati che nei momenti più critici sono arrivati ad ospitare oltre 500 profughi. A loro monsignor Gallagher ha portato l’affetto, la vicinanza e la solidarietà del Papa per le angosciose sofferenze che il conflitto in corso ha provocato, auspicando che la pace possa presto ritornare in tutta l’Ucraina.
Tra i primi incontri avuti da monsignor Gallagher anche quello con i vertici della chiesa greco-cattolica della città per ribadire l’importanza del dialogo ecumenico nel difficile processo di ricostruzione che attende il Paese nel prossimo futuro. Prima di congedarsi ha voluto benedire l’intera città di Leopoli dalla terrazza del palazzo della Curia arcivescovile della città, che nonostante l’apparente calma continua a rimanere un possibile obiettivo dei bombardamenti, come ricordano gli allarmi antiaerei che risuonano frequenti giorno e notte.
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