Laudato si': quando l’amore per il Creato, diventa un progetto da far conoscere
Marina Tomarro - Bari
“Un progetto che racconta, divulga e porta alla luce, testimonianze, proposte ed azioni nati in ogni Continente e ad ogni latitudine, dalle grandi città ai piccoli villaggi di capanne per prendersi cura della Casa comune”. È con questa motivazione che Greenaccord Onlus ha assegnato il premio Sentinella del Creato a Cecilia Seppia, curatrice del progetto “Laudato si'" del Dicastero per la Comunicazione. Il riconoscimento è stato conferito nell’ambito del XVII Forum dell’Informazione Cattolica, sul tema “Il ruolo delle comunità per una conversione ecologica inclusiva e generativa”, promosso da Greenaccord con il sostegno dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto e del Consiglio della Regione Puglia, che si è concluso ieri nel capoluogo pugliese e a cui hanno preso parte giornalisti da tutta Italia, per un confronto con relatori esperti sulle tematiche ambientali e sociali.
La gioia di chi vede raccontata la propria storia
"Sono molto felice e onorata di ricevere questo premio che condivido con Stefano Anella, montatore, e con tutta la squadra del Multimedia, coordinata da Franco Piroli e gli uffici e le redazioni che hanno partecipato e contribuito a vario titolo" ha detto Cecilia spiegando come Il 'Progetto Storie per la Laudato si'' in questo anno abbia fornito tanti esempi di come l'enciclica di Papa Francesco abbia stimolato moltissime persone, uomini e donne di buona volontà, gli stessi a cui si appella il Pontefice all'inizio del documento, ad impegnarsi per proteggere la Terra. "In questo anno, come curatrice del progetto - ha proseguito - mi sono trovata a dare voce a iniziative articolate o estremamente semplici, ma tutte saldamente fondate sul desiderio di ripristinare l'alleanza antica tra uomo e ambiente. Dal Malawi agli USA, dall'India al Medio Oriente, dai popoli indigeni dell'Amazzonia agli studenti di atenei prestigiosi, fino alle fattorie sociali in provincia di Treviso dove dalla terra è nata una cura per i ragazzi con lo spettro autistico. Abbiamo raccontato queste storie in 4 lingue, sul nostro portale vaticanews.va e sulle pagine dell'Osservatore Romano, con articoli, gallerie fotografiche, video e audio-interviste. La bellezza di questo progetto sta anche nella forza delle connessioni, in quel 'tutto è connesso' che è diventato quasi slogan dell'enciclica stessa, ma che ha fatto nascere sinergie incredibili. La più grande soddisfazione è ricevere telefonate dall'altra parte del mondo di persone di ogni credo, estrazione sociale, colore della pelle, che chiedono uno spazio sui nostri media per raccontare la loro storia, che sia un progetto di efficientamento energetico o la realizzazione di una casa di accoglienza per i migranti che ritrovano riscatto nel lavoro della terra o di custodia di specie viventi antichissime che a causa dei cambiamenti climatici rischiano l'estinzione e allora ricercatori, biologi, subacquei si mettono a lavorare insieme per sviluppare meccanismi di difesa. Ecco che in tutto questo oltre alla fatica appassionata, si avverte il desiderio di un cambiamento, una 'conversione ecologica', a partire da nuovi stili di vita e piccoli gesti, che mi ha toccato in prima persona. Da queste storie si eleva lo stesso monito: darci da fare, perché ai nostri giovani, alle future generazioni, non sia lasciato in eredità un deserto, ma un giardino, lo stesso che noi abbiamo ricevuto dalle mani del Creatore".
“Il progetto Laudato si' – ha spiegato Alfonso Cauteruccio presidente di Greenaccord – è molto importante, perché è la dimostrazione di come questa Enciclica di Papa Francesco, sia stata accolta in tutto il mondo e in molti casi resa azione concreta. Le storie raccolte ci portano spesso in realtà lontane da noi, dando voce a chi riesce in silenzio a cambiare il mondo e lasciarlo migliore alle generazioni future. Penso che al di là di questo premio, per Cecilia, la gioia più grande siano proprio quelle telefonate o mail di riconoscenza, che lei e tutta la squadra del Multimedia del Dicastero che collabora a questo progetto, ricevono per aver raccontato queste storie”.
I riconoscimenti assegnati
Durante la cerimonia conclusiva sono stati assegnati altri premi, in coordinamento con l’Unione cattolica Stampa italiana (Ucsi) e con la Federazione dei Settimanali Cattolici. Il riconoscimento, un’opera unica in ceramica realizzata dall’artista Marzia Taormina, è stato conferito a Giorgio Malavasi, redattore del settimanale diocesano di Venezia, Gente Veneta; al Gruppo giovani Giornalisti Ucsi formato da: Luca Ciciriello, Roberta Carlucci, Maria Giovanna Romanelli, Ludovico Falzone, Francesco Laureti, Cristina Oneto e Corrado Cassani per il lavoro di indagine sulla realtà delle Comunità Energetiche Rinnovabili; ad Elisabetta Guidobaldi, Caposervizio dell’Ansa; ad Antonio Cianciullo, responsabile del canale "Terra" sull’Huffington Post; all’ambientalista Walter Ganapini; a Maria Cristina Facchini, direttrice dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR e neopresidente della Società italiana per le Scienze del Clima, e all’attrice Antonella Attili.
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