Diritto al cibo, Santa Sede e Ong cattoliche contro spreco e consumo eccessivo
Vatican News
“Diritto al cibo, tra privazione e spreco. È tempo di agire” è il titolo del seminario di studio che la Missione permanente della Santa Sede presso la FAO, l’IFAD e il PAM e il ForumRoma di Organizzazioni Non Governative d’ispirazione cattolica, hanno organizzato per il prossimo 10 ottobre in vista della celebrazione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2024. L’evento si terrà dalle 10.30 alle 13 presso la German room della sede romana della Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, ma si potrà seguire anche su Zoom, previa iscrizione (in questo link tutte le informazioni). L’obiettivo dell’incontro, a pochi giorni dalla Giornata delle Nazioni unite del 16 ottobre, sul tema “Diritto al cibo per una vita e futuro migliori” è riflettere sull’importanza di adottare un punto di vista integrale che ci consenta di elaborare le giuste soluzioni per correggere gli squilibri presenti nel modello di alimentazione attuale.
Epoca di contraddizioni
“Purtroppo – riflettono gli organizzatori - viviamo in un’epoca di contraddizioni” con il mondo che si trova ad affrontare molteplici crisi alimentari in diverse aree, ma allo stesso tempo “assistiamo ad uno spreco spropositato ed al consumo eccessivo di alimenti”. I conflitti, gli shock economici e gli eventi metereologici estremi, proseguono, “continuano a gettare milioni di persone nella morsa della fame e della malnutrizione. È infatti paradossale come, nel mondo attuale, ci sia cibo in quantità sufficiente per tutti, ma non tutti possano usufruirne”.
Sradicare il flagello della fame
Per garantire la pace e lo sviluppo, inteso come miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni che patiscono fame, guerra e povertà, prosegue il comunicato di lancio dell’iniziativa, “sono necessarie non soltanto dichiarazioni solenni, ma soprattutto azioni concrete, incisive ed avvedute, tese ad accrescere l’efficienza della produzione, della distribuzione e del giusto consumo degli alimenti, sia in quantità che in qualità”. Mangiare in maniera sufficiente e sana, chiariscono ancora gli organizzatori, “non è soltanto un diritto, ma implica il costante impegno e la volontà comune di sradicare, una volta per tutte, il flagello della fame. Se questa esiste, e ogni giorno cresce in maniera esponenziale, è perché alla base divampa il virus dell’insensibilità, dell’indifferenza e dell’assenza di fraternità”.
L'appello di Papa Francesco
Gli organizzatori del seminario vogliono contribuire a questo processo con un approccio basato sulla visione dell’ecologia integrale, che risulta cruciale per affrontare le sfide globali in maniera sistemica: non guardare all’ingiustizia alimentare soltanto come a un problema di mancanza di cibo, ma anche come un problema di giustizia. È estremamente importante garantire che i sistemi alimentari siano sostenibili, resilienti e inclusivi. “Si tratta – diceva Papa Francesco nel messaggio per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione del 2020 - di adottare soluzioni innovative che possano trasformare il modo in cui produciamo e consumiamo gli alimenti per il benessere delle nostre comunità e del nostro pianeta, rafforzando così la capacità di recupero e la sostenibilità a lungo termine”. Un invito, dunque, a ripensare e rinnovare i nostri sistemi alimentari, in una prospettiva solidale, superando la logica dello sfruttamento selvaggio del creato e orientando meglio il nostro impegno a coltivare e custodire l’ambiente e le sue risorse, per garantire la sicurezza alimentare e per camminare verso una nutrizione sufficiente e sana per tutti.
L'esempio di esperienze concrete
Lo faremo, chiariscono ancora gli organizzatori, “partendo da una breve prospettiva teorica”, ma soprattutto “focalizzandoci su molte esperienze concrete che mettono in luce il grande sforzo” delle ONG di ispirazione cattolica in diversi luoghi del mondo, con iniziative ricche di umanità, per assicurare il diritto al cibo. Esperienze che dimostrano il valore aggiunto delle organizzazioni della società civile, che operano direttamente sul territorio e vicino ai popoli. La loro prossimità e comprensione delle comunità locali sono infatti “essenziali per affrontare efficacemente la sfida del diritto al cibo”. A partire da questi casi concreti, verrà proposto un percorso condiviso per aumentare l’efficienza e influenzare positivamente il cambiamento delle politiche, sottolineando l’importanza di un’azione coordinata e inclusiva a livello globale.
Il programma
Il programma del seminario prevede l’introduzione di Maurizio Martina, vicedirettore generale della Fao, mentre la prima relazione sarà di Simona Beretta, professore ordinario di Politica Economica presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali della Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, su “Le regole del commercio internazionale: cosa va cambiato per assicurare a tutti l’accesso al cibo”. Sono previsti poi interventi del cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali su “La fame nel mondo, una triste realtà senza fine”; di monsignor Robert J. Vitillo, senior advisor del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, su “Lo spreco del cibo, una triste realtà senza fine”.
A presentare le proprie esperienze pratiche saranno Caritas Internationalis, New Humanity, International Council of Catholic Men Unum – Omnes, Fundación Promoción Social, Fondazione Marista per la Solidarietà Internazionale e Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche. Infine Vincenzo Conso, coordinatore Forum Roma ONG d’ispirazione cattolica, darà lettura del Manifesto del Forum Roma per il Diritto al cibo, mentre le conclusioni saranno affidate a monsignor Fernando Chica Arellano, osservatore permanente della Santa Sede presso la FAO, l’IFAD e il PAM.
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