Acerbi: la mia nomina a cardinale un riconoscimento per tutti i diplomatici
Don Paweł Rytel-Andrianik - Città del Vaticano
“Credo che il Papa abbia voluto dare un segno di apprezzamento e di riconoscimento per il servizio che tanti vecchi e nuovi nunzi e il personale delle Nunziature stanno svolgendo nel mondo”. L'arcivescovo Angelo Acerbi commenta in questo modo con i media vaticani la nomina a cardinale appresa ieri, 6 ottobre, dal Papa all'Angelus.
Il decano dei nunzi apostolici la definisce “una nomina abbastanza inaspettata anche in ragione della mia età che è molto avanzata”, ma dice di averla accolta “con molta gratitudine e riconoscenza e anche con un pochino di timore perché è sempre una grande novità per tutti, ma soprattutto i vecchi”.
Sosterrò il Papa con la preghiera
Il futuro cardinale sottolinea che due di coloro che furono segretari di Nunziatura, dove era stato nunzio, hanno già ricevuto la porpora da Papa Francesco. Si tratta di Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria, e di Christoph Pierre, nunzio negli Stati Uniti.
Acerbi spiega di aver saputo della sua nomina ascoltando il Papa dopo la recita dell’Angelus. E racconta di aver ricevuto molte congratulazioni e che ora sosterrà il Papa “soprattutto con la preghiera, perché non vedo in quale altro modo lo possa fare, data la mia tarda età”.
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