Il rettore della Lateranense: l’università, luogo di dialogo in cui mettere il cuore

In un’intervista ai media vaticani, monsignor Alfonso Amarante sottolinea l’importanza di investire nell’università pontificia chiamata oggi a nuove sfide, tra queste la ricerca di partner per portare avanti la missione dell’università del Papa

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

È un momento di importanti cambiamenti per la Pontificia Università Lateranense che il prossimo mercoledì, 13 novembre, aprirà ufficialmente l’Anno accademico. Lo farà proponendo la riflessione di un attore, Giacomo Poretti, famoso al grande pubblico per essere parte integrante del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo. “Per far un’anima” è il titolo del suo intervento, un argomento – specifica ai media vaticani – il rettore della Lateranense monsignor Alfonso Amarante – che è un tema fondamentale. “Oggi senza anima non è possibile costruire una nuova università”. Anche questa scelta è indice di un nuovo corso che coincide con il rinnovo del Consiglio Superiore di Coordinamento della Pul annunciato oggi, 9 novembre.

Al centro la persona

I mutamenti, spiega il Rettore, sono anche il frutto di una visione diversa dell’università. “Una volta – sottolinea - al centro c'erano i programmi, c'erano le cose da imparare. Oggi al centro c'è la persona e se non si parte dalle sue potenzialità, dalle sue capacità di interagire e diventare davvero una persona capace di fare rete, dialogare con gli altri, cioè metterci il cuore altrimenti non c'è università”. Per Amarante l’università è infatti “una casa” solo perché ci abita il cuore, come ha suggerito recentemente Papa Francesco.

Il sapere di vita

Non mancano le nuove sfide per l’università del Pontefice a partire, ad esempio, dall’uso di un linguaggio diverso. “Quando il Santo Padre – aggiunge il rettore della Lateranense - parla di una teologia che sia in grado di avere carne significa da un lato della necessità di parlare lo stesso linguaggio del popolo di Dio, un linguaggio che spesso è distante dal nostro, ma dall'altro lato che abbia sostanza. Allora la vera sfida come università è quella di trovare i canali giusti per declinare il sapere teologico in sapere di vita”.

Risorse e crescita della qualità

Altra importante sfida è rappresentata dalla necessità di trovare risorse, di fare rete: uno dei tre fronti sui quali si dovrà impegnare il nuovo Consiglio. “Il Papa, la Curia, la Chiesa - sottolinea monsignor Amarante - crede nella Pontificia Università Lateranense come crede nell'istruzione in genere per cui continua a investire. Siamo anche consci che lo sforzo, l'investimento economico a livello culturale è qualche cosa che non rientra nell'immediato, rientrerà negli anni a lungo andare”. Il rettore non nasconde la crisi vocazionale che affligge l'Europa come il Nord America e l’America Latina e che inevitabilmente potrebbe ripercuotersi sulle università. “Negli anni immaginiamo che le gli atenei pontifici avranno sempre meno studenti. Allora qual è la risposta di fronte a questa sfida? Innalzare la qualità”.

Il rettore della Pontificia Università Lateranense in dialogo con i media vaticani
Il rettore della Pontificia Università Lateranense in dialogo con i media vaticani

Approfondire il magistero petrino

Onore e onere: questo significa essere l’università del Papa. “L'onore – spiega Amarante - è perché siamo depositari del magistero pontificio dei Papi e abbiamo il grande onere di sviluppare questo magistero, che è la cosa più difficile”. Dunque approfondire gli insegnamenti del Pontefice e allo stesso tempo “far sì che la formazione culturale ricevuta dai giovani laici sia secondo un’impronta cristiana molto forte”. Espressione di questo percorso sono, ad esempio, i cicli di studi di Scienze della pace e della cooperazione internazionale e quello su Ecologia e ambiente. Il primo è ispirato alla “Fratelli tutti” e il secondo dalla “Laudato sì”. Ci sono in cantiere altre idee, segno di una ricerca costante e di un entusiasmo che si alimenta ogni giorno grazie a nuovi traguardi e a nuove opportunità.

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09 novembre 2024, 12:02