Dal Toso: gioia per la Chiesa in Giordania e per tutta la Chiesa universale
Giovanni Pietro Dal Toso, nunzio apostolico in Giordania
La nuova chiesa latina del Battesimo di Gesù si trova a Maghtas, in un terreno che fino alla metà degli anni ’90 era militarizzato. Fu in quegli anni che p. Michele Piccirillo, grande archeologo francescano noto per i suoi notevoli lavori in Giordania, Siria, Palestina e Israele, individuò quella che poi si sarebbe rivelata con grande probabilità essere quella che il vangelo di Giovanni chiama la “Betania al di là del Giordano”, dove Gesù fu battezzato. Ad attestare la probabilità del luogo vi sono diversi elementi: la presenza di tre chiese bizantine nella stessa area; la testimonianza dei primi pellegrini, tra i quali Egeria nel IV secolo; il fatto che la sorgente d’acqua nella zona ed una cappella portino il nome di Giovanni Battista; la mappa mosaica di Madaba, sempre in Giordania, che nel V secolo riporta a Maghtas la stessa Betania. Vi sono poi dei riferimenti biblici che rendono significativa la stessa località, in quanto vi si trova anche la “Collina di Elia”, da dove secondo la tradizione Elia sarebbe salito al cielo: va ricordato che Gesù chiamò Giovanni Battista “quell’Elia”.
La Casa Reale giordana ebbe a cuore da subito Maghtas e decise di creare una commissione per gestire il luogo santo. Data la presenza, anche in Giordania, di diversi riti cristiani, a ciascuno fu affidato un terreno per permettere il relativo culto. Il Patriarcato latino di Gerusalemme ebbe in affidamento un terreno, nel quale nel 2009, nel corso del suo pellegrinaggio in Terra Santa, Benedetto XVI pose la prima pietra della costruzione della chiesa. La costruzione si è protratta per diverso tempo, anche perché si tratta di un edificio notevole, dove trovano spazio almeno 1000 persone. Alla costruzione ha contribuito in maniera sostanziale il Signor Nadim Mouasher, cattolico latino giordano, che ha voluto così onorare la memoria di un figlio, morto improvvisamente. La Chiesa è stata affidata dal Patriarcato all’Istituto del Verbo Incarnato, che vi ha presenti due comunità contemplative, una maschile e l’altra femminile. Anche Papa Francesco, come prima San Giovanni Paolo II, ha visitato la località del Battesimo di Gesù.
La celebrazione della consacrazione della nuova chiesa, presieduta dal Legato Pontificio, il Cardinale Pietro Parolin, avrà luogo venerdì 10 gennaio prossimo e vedrà la partecipazione di migliaia di persone, provenienti da tutta la Giordania e oltre. Si tratta di un luogo particolarmente significativo: i pellegrini potranno rinnovare la grazia del loro battesimo e così la loro adesione a Cristo. È in questo luogo che Giovanni Battista ha detto di Gesù: “Ecco l’Agnello di Dio”. Proprio in questo anno giubilare, nel 25.mo anno dall’inizio dei pellegrinaggi a Maghtas, i pellegrini potranno incontrarsi con quel Dio che in Cristo, “ha tolto il peccato del mondo”, come recita anche l’iscrizione sul nuovo altare della Chiesa. Per questo si tratta di un momento di gioia per la Chiesa in Giordania, ma anche per tutta la Chiesa universale.
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