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Segreti, storie poco note, curiosità si nascondono dietro la bellezza universalmente riconosciuta dei capolavori delle collezioni vaticane. “Celata Pulchritudo. I segreti dei Musei Vaticani” è un progetto multimediale nato in collaborazione tra Vatican News e Musei Vaticani. Una serie di brevi video ed articoli più dettagliati per raccontare l’arte delle raccolte pontificie in modo nuovo.
Dalle fonti di ispirazione dei grandi maestri come Michelangelo o Raffaello, al fascino e al mistero delle antiche civiltà precristiane; dal dietro le quinte del Museo, ritenuto da generazioni di artisti “la scuola del mondo”, al patrimonio di sapere, ricerca, conservazione e restauro tramandato fino a noi attraverso i secoli.
Il Papa ha chiamato i Musei Vaticani ad essere “vivi” e “non polverose raccolte del passato solo per gli eletti e i sapienti”. L’arte - ricorda Francesco - “oltre ad essere un testimone credibile della bellezza del creato, “via privilegiata per incontrare Dio”, nella Chiesa esiste soprattutto per evangelizzare” e indicare all’umanità che “seguire Cristo non è solo una cosa vera, ma anche bella, capace di riempire la vita di gioia, perfino nelle difficoltà di tutti i giorni”.
"Celata Pulchritudo. I segreti dei Musei Vaticani" offre uno sguardo inedito sui Musei Vaticani che, anche durante la chiusura imposta dalla pandemia, non si sono mai fermati, rispondendo alla loro vocazione di “luogo vivo” che custodisce il passato per raccontarlo agli uomini di oggi. Dettagli, storie, aneddoti, professionalità e competenze, spesso poco noti al grande pubblico: sono i segreti che vogliamo raccontarvi.
É un’opera identitaria dei Musei Vaticani. Tra le sculture che hanno costituito il nucleo originario delle collezioni d’arte del Papa, il Torso Belvedere ha ispirato artisti di ogni epoca. Primo fra tutti Michelangelo, definito il discepolo del Torso. A questo celebre marmo è dedicata la prima puntata di “Celata Pulchritudo. I segreti dei Musei Vaticani”, il nuovo progetto multimediale in collaborazione tra Vatican News e Musei Vaticani
Un luogo dove le statue, i sarcofagi e le pitture parlano dell’antica civiltà egizia, della terra da cui partì l’Esodo e che offrì rifugio alla Sacra Famiglia. Visitare il Museo Gregoriano Egizio, vitale riferimento internazionale per la ricerca e il confronto scientifico, consente di rivivere l’emozione dell’epoca dei faraoni
Dal collezionismo dei Pontefici rinascimentali alla nascita della museografia moderna. È nella città del Papa, meta ambita del Grand Tour, che nel '700, sull’onda degli studi di Winckelmann, ha origine il museo
Si sviluppa lungo 105 metri la narrazione della storia della mobilità papale: tanto misura l’estensione del Padiglione delle Carrozze dei Musei Vaticani, voluto nel 1973 da Paolo VI per raccogliere i mezzi di trasporto con i quali i Pontefici si sono spostati nel corso delle epoche
Elevarsi a venti metri di altezza, lasciando sotto di sé lo splendido pavimento cosmatesco della Cappella Sistina ed ammirare da vicinissimo la pennellata di Michelangelo, le impronte del Maestro lasciate sull’intonaco. Vatican News vi accompagna in una visita unica insieme ai tecnici e ai restauratori dei Musei Vaticani
Sono circa trecento gli arazzi della collezione vaticana. Capolavori indiscussi come quelli eseguiti per la Cappella Sistina su cartoni di Raffaello o il prezioso panno con il Cenacolo di Leonardo donato dal re di Francia al Papa. Opere fragili, di altissimo valore, esposte nella Pinacoteca e nella Galleria degli Arazzi dei Musei Vaticani, o conservate nei depositi, grazie alla cura di esperti restauratori
Oltre 80 mila opere, testimonianze dei popoli e delle culture di ogni parte del mondo. È il nuovo Museo Anima Mundi, prima conosciuto come il Museo Etnologico dei Musei Vaticani. Uno spazio espositivo dalle porte aperte, senza barriere, in uscita, che rovescia l'idea tradizionale di museo e conservazione
Destinati alla distruzione. Oggi sono capolavori senza tempo. Conservati nelle collezioni vaticane i rarissimi modelli in terra cruda furono realizzati da due protagonisti della scultura del Seicento: Bernini e Algardi. Composti di materiale friabile e delicatissimo, dovevano servire come forme prima della fusione delle opere definitive in bronzo. Sono sopravvissuti alla storia. Sui manufatti berniniani è rimasta impressa l'impronta digitale del Maestro
Capolavori inestimabili, universalmente riconosciuti. Oltre 6 milioni di visitatori ogni anno. Più di 200mila opere, di cui 20 mila esposte. 7 chilometri di percorso espositivo e 800 dipendenti. È l’incredibile macchina dei Musei Vaticani che quotidianamente si mette in moto anche grazie alla presenza nascosta, ma indispensabile, di tante persone che lavorano dietro le quinte
Custodisce le chiavi del centro della cristianità. Il clavigero ogni giorno apre e chiude le porte dei sette chilometri del percorso espositivo dei Musei Vaticani. Erede dell’antico Maresciallo del Conclave conosce ogni segreto delle Gallerie Pontificie
Per raccontare l’orrore indicibile della guerra, artisti europei anche lontani dalla Chiesa, hanno rappresentato la morte di Cristo in croce. La Collezione di Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Vaticani istituita da Paolo VI nel 1973 ne conserva significative testimonianze. Alcuni capolavori sono esposti nel percorso di visita, altri sono custoditi, lontani dallo sguardo, in depositi e magazzini
Proviene dal Monastero di Santa Cecilia in Trastevere l’intero corredo dell’antica farmacia allestita oggi nel percorso dei Musei Vaticani. Nel 1936 Pio XI ne dispose il trasferimento nella Biblioteca Apostolica. Spezie e vasi pregiati, testimoni dell’antico sapere delle monache benedettine al servizio della cura degli infermi e degli ultimi, da allora sono conservati nella loro integrità
L’Incredibile storia del gruppo del Laocoonte, opera identitaria dei Musei Vaticani. Ritrovato quasi integro nel 1506 sotto terra in una vigna. Il braccio destro fu rinvenuto a pochi metri da quel luogo 400 anni più tardi. A riconoscerlo fu il mercante d’arte ebreo Ludwig Pollak. Finito nel mirino dei nazisti, rinunciò alla protezione in Vaticano. Fu deportato e ucciso ad Auschwitz. A nulla valsero i tentativi di salvarlo messi in atto dall’amico e allora direttore dei Musei Nogara