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I medici di "Emergenza sorrisi" a lavoro in Iraq I medici di "Emergenza sorrisi" a lavoro in Iraq

Così restituiamo il sorriso a 250 bambini iracheni

Il presidente di Emergenza Sorrisi, Fabio Massimo Abenavoli, racconta la gioia del ritorno di medici e infermieri volontari a Nassiriya, dove oltre duecento bambini ritroveranno il sorriso grazie agli interventi chirurgici previsti da questa nuova missione, che segue quella dello scorso luglio in Iraq

Andrea De Angelis - Città del Vaticano 

Il sorriso ha sempre contraddistinto gli esseri umani. Anche in quest'epoca, caratterizzata dalla pandemia e nella quale le mascherine coprono le bocche di miliardi di persone, non rinunciamo a sorridere. Non possiamo fare a meno di comunicare attraverso quella che viene definita "un'espressione della labbra che esprime contentezza, soddisfazione", ma che in realtà trasmette molte più emozioni. Sensazioni non spesso definibili in modo compiuto. Restituire il sorriso a chi l'ha perso è invece una missione da compiere. Lo sanno bene i membri di Emergenza Sorrisi, un’Organizzazione Non Governativa attiva in 23 Paesi nel mondo, in cui opera bambini colpiti da gravi malattie al volto.

Promessa mantenuta 

Anche questa volta Emergenza Sorrisi è riuscita a mantenere la sua promessa: ritornare in Iraq per operare tutti i bambini che erano in lista d’attesa dopo la missione dello scorso luglio. L'equipe di medici e infermieri volontari ha raggiunto Nassirya sabato 20 novembre per operare presso l’Habobbi Teaching Hospita 250 piccoli pazienti nati con una malformazione del volto o vittima di ustioni. Nella scorsa missione la squadra di Emergenza Sorrisi ha studiato – assieme ai medici locali – un protocollo ideato per garantire il rispetto delle misure di prevenzione legate al Covid-19 che permette di evitare pericolosi assembramenti. I pazienti presenti nella lista di attesa sono stati suddivisi – dopo uno screening preventivo – secondo la gravità della patologia in modo da riuscire a organizzare le operazioni nella maniera più efficace.

Una scommessa vinta grazie ai volontari

Questa missione, guidata dal presidente e fondatore di Emergenza Sorrisi, il Chirurgo Plastico e Maxillo-Facciale Fabio Massimo Abenavoli, è finanziata da Fondazione Terzo Pilastro Internazionale e dalla Emirates Airlines Foundation che ha donato i biglietti aerei per tutto il team sanitario. Nell'intervista a Radio Vaticana - Vatican News, Abenavoli sottolinea come la promessa sia stata mantenuta grazie al lavoro ed alla dedizione dei volontari, "persone - spiega - che utilizzando le loro ferie o periodi di aspettativa riescono a restituire il sorriso ai bambini". 

Ascolta l'intervista a Fabio Massimo Abenavoli

In Iraq si scrive una pagina indimenticabile per oltre duecento bambini. Si scrive in un Paese in difficoltà, ma è un po' la vostra caratteristica quella di non fermarvi anche in situazioni al limite, è così?

La mission di Emergenza Sorrisi consiste nel ridare il sorriso, la serenità a bambini affetti da labbro leporino, palatoschisi, ma anche quelli vittime di traumi e ustioni. Lo facciamo in Paesi con poche risorse, ma anche in quelli, come l'Iraq, dove le risorse ci sono, ma non vengono ben sfruttate. Siamo molto legati a questa terra, in particolare a Nassiriya dove con i medici locali abbiamo costruito un centro di riferimento importante per queste deformità. Un po' da tutto l'Iraq vengono qui per le cure. In questa missione stiamo seguendo 250 bambini, con le loro famiglie, e tanti di loro saranno operati ed altri preparati per le prossime missioni. 

Questa è stata una promessa mantenuta, anche se l'esito non era scontato. Quanto è bello adesso poter dire di avercela fatta?

Direi che ogni nostra missione, ogni nostra avventura di vita è una scommessa piena di difficoltà. Siamo abituati a questo. Ora con il Covid-19 sono necessari diversi permessi, anche qui stiamo gestendo con cura le misure necessarie per tutelare la salute di tutti. Sì, è una grandissima soddisfazione per tutti i nostri volontari che gratuitamente prestano il loro impegno, prendendo ferie o aspettative. Vedere queste storie, questi bambini che trovano una risposta ai loro problemi è una gioia enorme, come lo è lavorare assieme ai medici locali con cui si crea un rapporto meraviglioso. 

In che modo si può dare un contributo?

Noi abbiamo un sito dove si possono ricavare tutte le informazioni sulle nostre attività. Gli italiani sono un popolo eccezionale quando si tratta di dare una mano in concreto. Il contributo può essere economico, ma anche in termini di volontariato. Mi rivolgo in particolare a medici ed infermieri: chi vuole partecipare è sempre ben accetto.  

Cos'è Emergenza Sorrisi 

Emergenza Sorrisi onlus è un’Organizzazione Non Governativa attiva in 23 Paesi nel mondo, in cui opera bambini colpiti da gravi malattie al volto e si impegna per la salvaguardia dell’ambiente per le generazioni attuali e future. Grazie a 375 medici e infermieri volontari, Emergenza Sorrisi ha già regalato un nuovo sorriso a oltre 5mila bambini affetti da labbro leporino, palatoschisi, malformazioni del volto, esiti di ustioni o traumi di guerra e altre patologie invalidanti. Nei Paesi in via di sviluppo in cui è presente, parallelamente alle missioni chirurgiche porta avanti anche attività di formazione e aggiornamento di medici e infermieri locali, di cui hanno finora beneficiato 577 professionisti. Al rafforzamento delle competenze professionali sul posto, si affiancano progetti di sensibilizzazione e di supporto alle comunità per promuovere la tutela dell’ambiente, l’uso consapevole delle risorse del pianeta e la realizzazione di uno sviluppo sostenibile.

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29 novembre 2021, 13:24