Netanyahu incontra Biden e Harris sul conflitto a Gaza
Silvia Giovanrosa – Città del Vaticano
Il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi, la crisi umanitaria e la ricostruzione al termine del conflitto. Questi i temi toccati durante l’incontro di Benjamin Netanyahu con Joe Biden e Kamala Harris. Prima del bilaterale con il capo della Casa Bianca, il premier israeliano ha reso omaggio a Joe Biden, esprimendogli il suo ringraziamento “per i 50 anni di servizio pubblico e i 50 anni di sostegno allo Stato di Israele".
L’incontro con Joe Biden
“Concludere un accordo con Hamas per terminare la guerra a Gaza e riportare a casa gli ostaggi”, questa è stata l’esortazione che Joe Biden ha rivolto a Netanyahu. Secondo quanto riportato dalla Casa Bianca, Il presidente Usa ha anche sollevato il tema della crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, la necessità di nuovi aiuti e di ripristinare i servizi di base per i bisognosi, insieme all’urgenza di proteggere le vite dei civili durante le operazioni militari. "Ci sono ancora delle lacune da colmare”, ha riferito un portavoce della Casa Bianca, “ma è possibile che un accordo sia raggiunto in tempi rapidi”.
L’incontro con Kamala Harris
Più ferme le parole rivolte al premier israeliano dalla vicepresidente Usa, Kamala Harris: ” Israele ha il diritto di difendersi, ma è importante come si difende", ha osservato Harris. La vicepresidente ha poi espresso serie preoccupazioni sulla terribile situazione umanitaria a Gaza, dicendosi impegnata per una soluzione in due Stati. "Non possiamo voltare le spalle di fronte a queste tragedie, non possiamo permetterci di diventare insensibili alla sofferenza. Io non starò in silenzio", ha detto Harris, esortando gli americani a non vedere la guerra a Gaza come un fatto in biancoo nero: “Chiedo agli americani di incoraggiare gli sforzi per una maggiore consapevolezza della complessità e della storia della regione", ha aggiunto, condannando sia l'antisemitism sia l'islamofobia. Da qui l'invito a fare il possibile per "prevenire la sofferenza di civili innocenti. Le dichiarazioni diffuse dalla vice presidente degli Stati Uniti, poco dopo l'incontro, hanno suscitato sorpresa e preoccupazione tra lo staff del premier israeliano: Più grande è la divisione, più ci allontaniamo da un accordo e quindi aumentiamo la possibilità di un'esplosione militare", ha sostenuto un’alta fonte israeliana.
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