Il Papa segue la situazione in Venezuela e prega per tutti i venezuelani
“Il Santo Padre, raggiunto a Panama dalle notizie provenienti dal Venezuela, segue da vicino l’evolversi della situazione e prega per le vittime e per tutti i Venezuelani. La Santa Sede appoggia tutti gli sforzi che permettano di risparmiare ulteriore sofferenza alla popolazione”, lo ha detto, rispondendo alle domande dei giornalisti, il direttore ad interim della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti.
La situazione nel Paese
Resta alta, intanto, la tensione nel Paese dopo che il leader dell’Assemblea nazionale, Juan Guaidó, si è autoproclamato presidente, in attesa di nuove elezioni. Sostegno dagli Usa, da quasi tutti gli Stati americani e dall’Ue mentre a schierarsi con Maduro sono Turchia, Russia, Cina, Siria e Iran e, in America Latina, Cuba, Bolivia e Nicaragua. Il bilancio degli scontri è di almeno26 vittime.
Riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu
Durante la riunione straordinaria del Consiglio permanente dell'Osa, Organizzazione degli Stati americani, a Washington, il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, ha affermato: "Il tempo del dialogo è finito: il governo di Nicolas Maduro è illegittimo e tutti gli stati membri dell'Organizzazione degli Stati americani ora devono riconoscere la legittimità del presidente del Venezuela ad interim, Juan Guaido”. E in serata gli Stati Uniti hanno chiesto una riunione a porte aperte del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sulla situazione nel Paese latinoamericano, per sabato alle 9 locali, le 15 italiane. "Non rinuncerò mai", afferma da parte sua Maduro, ribadendo che i diplomatici degli Stati Uniti devono lasciare il Paese entro domenica e chiamando in piazza i suoi sostenitori.
Intanto dalla Ue, fonti diplomatiche fanno sapere che si preparerebbe un appello comune a nuove elezioni e l'alto commissario Onu diritti umani chiede un'inchiesta indipendente per valutare l'uso eccessivo della forza dei militari durante le proteste antigovernative.
Ultimo aggiornamento 25.01.2019 ore 15.30
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