Il Papa: non è facile seguire Gesù, ma è Lui la pienezza di vita
Paolo Ondarza – Città del Vaticano
Non è facile seguire Gesù. Oggi come ieri quando in pochi, come i Dodici, lo seguono fino alla fine perché legati a lui da amicizia e fiducia. Francesco lo ricorda all’Angelus commentando il Vangelo proposto dalla liturgia odierna con i fedeli presenti in un'assolata Piazza San Pietro.
Signore, da chi andremo?
Il linguaggio del Signore era spesso non semplice da capire. la resistenza ad accettare i paradossi del suo amore, le esigenze estreme della sua misericordia, la radicalità del suo modo di donarsi a tutti, porta molti ad abbandonarlo. San Pietro sa che solo in Cristo è la vita e dice: “Signore da chi andremo?”. Pur non comprendendo sempre quello che il Maestro dice e fa”, spiega il Papa, “I Dodici sono rimasti perché in Lui hanno trovato parole di vita eterna”.
Le scelte di Gesù spesso vanno oltre la mentalità comune, oltre i canoni stessi della religione istituzionale e delle tradizioni, al punto da creare situazioni provocatorie e imbarazzanti (cfr Mt 15,12). Non è facile seguirlo.
La risposta alla sete di vita
“Tra i tanti maestri di quel tempo – prosegue il Vescovo di Roma - Pietro e gli altri hanno trovato solo in lui la risposta alla sete di vita, di gioia, di amore che li anima: solo grazie al Lui hanno sperimentato la pienezza di vita che cercano, oltre i limiti del peccato e persino della morte”.
Sacramenti e preghiera per vivere l'amicizia con Gesù
A duemila anni di distanza, l’esperienza degli apostoli è quella che facciamo anche noi, nella nostra vita quotidiana “non è facile seguire il Signore”, comprendere il suo modo di agire e fare nostri i suoi criteri ed esempi”. Il Vescovo di Roma invita tutti a chiesdersi: “Quanto è presente Gesù nella mia vita? Quanto mi lascio toccare e provocare dalle sue parole? Posso dire che sono anche per me ‘parole di vita’”?
Più gli stiamo vicini – più aderiamo al suo Vangelo, riceviamo la sua grazia nei Sacramenti, stiamo in sua compagnia nella preghiera, lo imitiamo nell’umiltà e nella carità –, più sperimentiamo la bellezza di averlo come Amico, e ci rendiamo conto che solo Lui ha “parole di vita eterna”.
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