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Donne palestinesi nel campo profughi di Nuseirat, all'interno della Striscia di Gaza Donne palestinesi nel campo profughi di Nuseirat, all'interno della Striscia di Gaza  (AFP or licensors)

Il Papa: la guerra è ignobile, il trionfo della menzogna e dell'interesse solo per sé

Nel post-Angelus, Francesco rinnova l'appello alla preghiera per tutte le popolazioni vittime dei conflitti, dall’Ucraina, Myanmar e Sudan, passando per il Medio Oriente: Palestina, Israele, Libano, ricordando le 153 donne e bambini "massacrati nei giorni scorsi a Gaza". Vicinanza anche al popolo del Ciad, colpito da alluvioni e da un attentato terroristico

Edoardo Giribaldi - Città del Vaticano

La guerra sempre è una sconfitta, sempre! Ed è ignobile, perché è il trionfo della menzogna, della falsità.

Nel post-Angelus, Papa Francesco torna a riflettere sul tema dei conflitti che flagellano diverse zone del mondo. Il suo è un appello alla preghiera "per la martoriata Ucraina", "per la Palestina, Israele, il Libano, il Myanmar, il Sud Sudan, e per tutti i popoli che soffrono per le guerre".

LEGGI QUI IL TESTO INTEGRALE DELL'ANGELUS DEL PAPA


La sofferenza degli innocenti

Tra le pieghe dei conflitti, prosegue il Papa, ad essere ricercato è "il massimo interesse per sé e il massimo danno per l’avversario", calpestando così "vite umane, ambiente, infrastrutture, tutto; e tutto mascherato di menzogne". "E soffrono gli innocenti!", aggiunge il Papa, che si sofferma, come già al termine dell'udienza generale di mercoledì, sulle "153 donne e bambini massacrati nei giorni scorsi a Gaza".

La vicinanza al popolo del Ciad

Nel suo messaggio, il Papa esprime anche la sua "vicinanza" alla popolazione del Ciad, "a quanti sono stati colpiti dalle alluvioni" così come alle famiglie "delle vittime del grave attentato terroristico di alcuni giorni fa". Francesco fa riferimento alle decine di persone della cui morte è accusato l'esercito locale, che avrebbe ucciso per errore decine di pescatori nel tentativo di colpire jihadisti di Boko Haram, dopo che nei giorni scorsi un attacco del gruppo terroristico contro una base militare aveva causato 40 morti.

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01 novembre 2024, 12:30

L’Angelus è una preghiera recitata in ricordo del Mistero perenne dell’Incarnazione tre volte al giorno: alle 6 della mattina, a mezzogiorno e alla sera verso le 18, momento nel quale viene suonata la campana dell’Angelus. Il nome Angelus deriva dal primo versetto della preghiera – Angelus Domini nuntiavit Mariae – che consiste nella lettura breve di tre semplici testi che vertono sull’Incarnazione di Gesù Cristo e la recita di tre Ave Maria. Questa preghiera è recitata dal Papa a Piazza San Pietro a mezzogiorno la domenica e nelle Solennità. Prima della recita dell’Angelus, il Pontefice tiene anche un breve discorso prendendo spunto dalle Letture del giorno. Seguono i saluti ai pellegrini.
Dalla Pasqua fino a Pentecoste, al posto dell’Angelus viene recitato il Regina Coeli, che è una preghiera in ricordo della Risurrezione di Gesù Cristo, al termine della quale viene recitato il Gloria per tre volte.

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