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L'arte che consola

Dio riscrive la storia

“Rappresentare l’evento della nascita di Gesù equivale ad annunciare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia”. Come ricorda Papa Francesco la nascita di Gesù ha ispirato generazioni di artisti che nel corso dei secoli hanno evangelizzato attraverso la bellezza. Per vivere il Natale i Musei Vaticani e Vatican News propongono un capolavoro delle collezioni pontificie accompagnato dalle parole dei Papi

Manifattura Fiamminga, Bruxelles, bottega di Pieter van Aelst (m. Bruxelles 1532); cartone della scuola di Raffaello Sanzio, Adorazione dei Magi,  1524 - 1531, arazzo; ordito: lana; trama: lana, seta e argento dorato, cm 557 x 685, Musei Vaticani, Galleria degli Arazzi, © Musei Vaticani

© Musei Vaticani
© Musei Vaticani

Secondo arazzo degli episodi dell’Infanzia di Cristo della serie della Scuola Nuova, il panno con l’Adorazione dei Magi ha un formato atlantico. Misura, infatti, quasi 6 metri di altezza e 9 metri e mezzo di larghezza.  Benché la Sacra Famiglia sia sotto una rustica capanna l’ambientazione circostante è fastosa, ricca di personaggi e di dettagli. La stella cometa incombe sul tetto dell’edificio. Munita di lunghi raggi rischiara un affaccendato San Giuseppe e  la giovane Vergine intenta a sostenere il divino Fanciullo che tiene stretto a sé il dono offerto da uno dei Magi.  Inginocchiato ai suoi piedi il re si è umilmente spogliato del proprio titolo togliendo dal capo la corona che compare adagiata sul vicino terreno. Una folla di personaggi si accalca sulla sinistra indicando il Bambino mentre sulla destra alcuni uomini, forse dei ritratti, si inginocchiano con reverenza. In mezzo a loro un uomo vestito di rosso porta il dito alla bocca nel gesto del silenzio e della meditazione. In secondo piano cavalli, cavalieri e, in groppa ad un elefante dalle grandi zanne  e lussuosamente  “abbigliato” , c'è un giovane colto nell’atto di mangiare un frutto. Complessa e intrecciata, l’immagine ha il suo centro nella capanna con la Sacra Famiglia verso cui convergono due vere e proprie “onde” laterali gremite di personaggi. 

“Ecco l'Emmanuele, il Dio-con-noi, che viene a riempire di grazia la terra. Viene al mondo per trasformare il creato. Si fa uomo tra gli uomini, perché in lui e per mezzo di lui ogni essere umano possa profondamente rinnovarsi. Con la sua nascita, egli ci introduce tutti nella dimensione della divinità, elargendo a chi nella fede si apre ad accogliere il suo dono la possibilità di partecipare alla sua stessa vita divina. Questo è il significato della salvezza di cui odono parlare i pastori nella notte di Betlemme: "Vi è nato un Salvatore". La venuta di Cristo fra noi è il centro della storia, che da allora acquista una nuova dimensione. In un certo senso, è Dio stesso che scrive la storia inserendosi al suo interno.”

(Giovanni Paolo II - Messa della Notte di Natale – 24 dicembre 1998)

 

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a cura di Paolo Ondarza

 

 

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06 gennaio 2024, 09:00