Agenti della polizia anti-sommossa davanti alle barricate in fiamme realizzate dai manifestanti a Maputo, la capitale del Mozambico Agenti della polizia anti-sommossa davanti alle barricate in fiamme realizzate dai manifestanti a Maputo, la capitale del Mozambico  (AFP or licensors)

Francesco: in Mozambico non si smarrisca la fiducia nella democrazia, giustizia e pace

Dopo la preghiera dell'Angelus, il Papa esprime preoccupazione per i disordini post-elezioni nel Paese africano, che hanno finora causato almeno trenta vittime. Rinnovato l'appello per la pace in Ucraina, Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan e ricordata la beatificazione, avvenuta ieri a Siviglia, di Giuseppe Torres Padilla, cofondatore della Congregazione delle Suore della Compagnia della Croce

Edoardo Giribaldi - Città del Vaticano

 

Preghiamo per l’intera popolazione mozambicana, affinché la presente situazione non faccia smarrire la fiducia nel cammino della democrazia, della giustizia e della pace.

L'invito di Papa Francesco giunge al termine della preghiera mariana dell'Angelus. Il Pontefice definisce "preoccupanti" le notizie che giungono dal Paese nel sud-est dell'Africa ed esorta "tutti al dialogo, alla tolleranza e all’instancabile ricerca di soluzioni giuste". Gli ultimi aggiornamenti parlano di almeno 30 persone uccise dall'inizio delle manifestazioni che denunciano frodi perpetrate durante le elezioni dello scorso 9 ottobre.

La preghiera per la pace

 

Il Papa chiede ancora di "pregare per la martoriata Ucraina, dove vengono colpiti anche ospedali e altri edifici civili" e "per la Palestina, Israele, il Libano, il Myanmar, il Sudan".  E aggiunge: "Preghiamo per la pace nel mondo intero".

Il nuovo beato

Nelle parole di Francesco anche una menzione per la beatificazione di don Giuseppe Torres Padilla, avvenuta ieri, sabato 9 novembre, nella cattedrale di Siviglia. Il cofondatore della Congregazione delle Suore della Compagnia della Croce viene ricordato come "sacerdote confessore e guida spirituale", testimone di "grande carità con i bisognosi". La sua eredità "sostenga soprattutto i sacerdoti nel loro ministero", auspica il Papa, che chiede ai fedeli presenti in piazza San Pietro "un applauso al nuovo beato!".


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10 novembre 2024, 13:00

L’Angelus è una preghiera recitata in ricordo del Mistero perenne dell’Incarnazione tre volte al giorno: alle 6 della mattina, a mezzogiorno e alla sera verso le 18, momento nel quale viene suonata la campana dell’Angelus. Il nome Angelus deriva dal primo versetto della preghiera – Angelus Domini nuntiavit Mariae – che consiste nella lettura breve di tre semplici testi che vertono sull’Incarnazione di Gesù Cristo e la recita di tre Ave Maria. Questa preghiera è recitata dal Papa a Piazza San Pietro a mezzogiorno la domenica e nelle Solennità. Prima della recita dell’Angelus, il Pontefice tiene anche un breve discorso prendendo spunto dalle Letture del giorno. Seguono i saluti ai pellegrini.
Dalla Pasqua fino a Pentecoste, al posto dell’Angelus viene recitato il Regina Coeli, che è una preghiera in ricordo della Risurrezione di Gesù Cristo, al termine della quale viene recitato il Gloria per tre volte.

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